Mackintosh a Glasgow – la poesia dell’art nouveau della Scozia

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Se c’è una città della Scozia ideale per gli appassionati di architettura è proprio Glasgow. In particolare c’è un architetto che mi è piaciuto molto, e che ho riscoperto con piacere durante questo viaggio in Scozia: Charles Rennie Mackintosh a Glasgow ha lasciato il segno, realizzando diversi edifici, un sacco di elementi di arredo ed un font che sono diventati addirittura più famosi del loro stesso creatore.

mackintosh a glasgow
Willow Tearooms

La sua è una versione personalissima dell’art nouveau che mescola linee dritte e nette a delicati motivi naturalistici, come il celebre motivo a rose realizzato insieme alla moglie, diventato iconico.

La moglie Margaret Macdonald era una disegnatrice e un’artista che lavorava con qualsiasi tipo di materiale, dai tessuti ai metalli, ed ebbe una fortissima influenza sul lavoro del marito, con il quale spesso collaborava. Facevano parte entrambi della cosidetta Scuola di Glasgow, ma Charles sosteneva che il vero genio era lei, e che lui aveva solo talento.

Charles Rennie Mackintosh sta a Glasgow come Frank Lloyd Wright sta a Chicago: due grandi architetti agli albori del ‘900 che in due diversi continenti, percorrendo strade diverse, sono arrivati ad elaborare stili e idee molto simili. Basta pensare alle passioni che avevano in comune, da quella per il Giappone all’ossessione per le sedie.

Se ti ho incuriosito seguimi in questo itinerario di architettura sulle orme di Mackintosh a Glasgow, che ho seguito io stessa qualche settimana fa durante il mio viaggio in Scozia.

mackintosh a glasgow
alcune delle sue sedie

Mackintosh House – la ricostruzione fedele della prima casa che l’architetto comprò e arredò insieme alla moglie Margaret. La casa originale sorgeva a pochi metri di distanza, ma le bombe della Seconda Guerra Mondiale avevano reso instabile il terreno e rischiava seriamente di crollare. Così è stata demolita e ricostruita su un terreno più sicuro, dopo aver messo in salvo e trasferito tutti gli elementi dell’arredamento interno e le decorazioni. La casa è sobria ed elegante, con alcuni pezzi artigianali realizzati a mano da Margaret e sua sorella, come gli specchi sbalzati e i mobili di legno intarsiato con motivi celtici. Purtroppo è vietato scattare fotografie, ma ti assicuro che è molto bella. La Mackintosh House è annessa alla Hunterian Gallery, all’interno dell’Università di Glasgow: per vederla bisogna unirsi ad una delle visite guidate che partono 3 volte al giorno, chiedi al banco informazioni dell’Università per assicurarti un posto, perché possono portare solo poche persone alla volta. L’ingresso è gratuito.

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Willow Tearooms

Willow Tearooms – due splendide sale da tè realizzate da Mackintosh nel 1903 per la sua amica restauratrice Kate Cranson, in Sauchiehall Street, la strada pedonale che è il cuore di Glasgow. Quelle odierne sono fedeli ricostruzioni delle sale da tè originali, perché negli anni hanno cambiato uso e sono state modificate, ma l’atmosfera e lo stile sono rimasti intatti. Le sedie dallo schienale alto e dritto sembrano scomodissime, ma sono diventate la firma dell’architetto. Prendere il tè qui è un’esperienza cara ma decisamente appagante, comunque si può anche entrare e salire le scale anche solo per dare un’occhiata.

Salita da brivido sulla torre del Lighthouse
Salita da brivido sulla torre del Lighthouse

The Lighthouse – progettato nel 1893, “il faro” era la sede del Glasgow Herald, il quotidiano locale, e deve il suo nome alla torre d’angolo che lo rende subito riconoscibile. Oggi il giornale ha chiuso i battenti e il Lighthouse dal 2009 ospita A+DS, ovvero Architecture and Design Scotland, un centro completamente gratuito e polifunzionale, con eventi, conferenze, esposizioni temporanee dedicate a design, architettura e arti visuali, e una mostra permanente dedicata a Mackintosh. Si può anche raggiungere la cima della torre salendo le scale a elica e ammirare tutta la città dall’alto. Ah, al piano terra c’è un bookshop con qualsiasi cosa decorata con i motivi della scuola di Glasgow Insomma, in parole povere the Lighthouse è una figata.

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The Lighthouse

Kelvingrove Museum – Il Kelvingrove è IL museo di Glasgow, e merita una visita approfondita, c’è veramente di tutto ed è proprio bello. Però devo dire che ho un debole per i musei vittoriani come questo, sia per l’architettura che per i contenuti, di solito numerose collezioni diverse e curiose. Detto questo, il Kelvingrove Museum ha anche una interessante sezione dedicata al nostro amico Charles Rennie, dove sono stati ricostruiti alcuni interni originali e sono esposte decine di oggetti, dalle sedie alle posate per la tavola, fino agli splendidi pannelli decorati con rose, motivi vegetali e figure femminili di Margaret Macdonald.

Glasgow School of Art – questo dovrebbe essere il capolavoro di Mackintosh a Glasgow. Dico dovrebbe perché non l’ho potuta vedere con i miei occhi, e non so neanche quanto ci sia rimasto da vedere. Purtroppo l’edificio è stato gravemente danneggiato da un’incendio nel 2014 e attualmente è in restauro. La funzione dell’edificio è ancora quella originaria, ovvero una scuola pubblica d’arte, e la zona è sempre piena di studenti, che però sono stati temporaneamente trasferiti negli edifici vicini. Di fronte alla School of Art c’è la recentissima costruzione della School of Design, da cui partono visite guidate dedicate all’architettura (il tour della School of Art è ovviamente sospeso, ma fanno anche interessanti passeggiate).

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Pannelli decorati da Margaret MacDonald al Kelvingrove Museum

House for an Art Lover – questa grande casa fu progettata dall’architetto e dalla moglie nel 1901 per partecipare ad un concorso di architettura, ma fu costruita soltanto parecchi anni dopo la loro morte, intorno al 1990. Quindi è una via di mezzo tra un’opera postuma e un tributo, però rende benissimo l’idea della coppia scozzese di eleganza domestica. È piuttosto distante dal centro, nella zona di Bellahouston Park, nel South Side, ma è raggiungibile in autobus. È privata e spesso viene data in affitto per eventi riservati, anche piuttosto lunghi: controlla giorni e orari di apertura sul sito ufficiale prima di visitarla perché il rischio di trovarla chiusa è concreto (ed è quello che è capitato a me, infatti non ho potuto visitarla durante il mio tour di Mackintosh a Glasgow).

Stai cercando informazioni per organizzare un viaggio in questa città? Allora può interessarti anche 10 esperienze da non perdere a Glasgow.

Se invece ti piace l’art nouveau ti consiglio di leggere il mio itinerario Art Nouveau a Riga.

Per organizzare il tuo viaggio in Scozia ti consiglio:


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