Ravenna: la meraviglia dei mosaici bizantini
Una giornata dedicata all’arte a Ravenna: è il piccolo regalo che mi sono fatta la scorsa settimana, una gita dalla mattina alla sera in treno in terra romagnola, per visitare i principali monumenti paleocristiani decorati con i mosaici bizantini. I mosaici di Ravenna si trovano in molti luoghi diversi della città, e purtroppo una giornata non è sufficiente per vederli tutti con calma, ma è abbastanza per vedere i più belli e famosi, innamorarsene e pensare di tornare per vedere anche il resto.
Se stai cercando una struttura dove dormire a Ravenna ti consiglio l’Hotel Sant’Andrea che mi è piaciuto un sacco, anche se ne ci ho dormito soltanto per una notte. È a pochi minuti a piedi dal centro storico, ha un bel giardino ed è in un edificio storico, con interni arredati con stile e attenzione. Molto curato anche il servizio e l’abbondante colazione.
Mosaici di Ravenna: meraviglia bizantina
Nel mio tour dei mosaici bizantini ho fatto quattro tappe, le più importanti e spettacolari, e tra poco te le racconto in dettaglio. Quello che emerge in ogni chiesa e mausoleo è lo splendore dei mosaici di Ravenna: la loro preziosità, la maestria di esecuzione, la ricchezza dei dettagli e la brillantezza dei colori. Vederli nelle fotografie sui libri di storia dell’arte non rende loro giustizia: dal vivo sono infinite volte più belli e sorprendenti. Puoi studiare quanto vuoi le tecniche e l’iconografia dell’arte ravennate, ma non sarai mai preparato all’emozione di tanta bellezza quando te la trovi davanti ai tuoi occhi.
Basilica di San Vitale
Un ciclo del VI secolo commissionato dall’arcivescovo Massimiano, ritratto nell’abside, così come l’imperatore Giustiniano e l’imperatrice Teodora. Due eleganti processioni sacre che mostrano magnifici vestiti e gioielli, ma anche dettagli dello sfarzoso palazzo imperiale, come i giardini con le fontane e le tende ricamate e realisticamente annodate e drappeggiate. Nelle pareti laterali sono rappresentate due scene bibliche sul tema del sacrificio (quello di Abele e quello di Isacco), dove il tema sacro sembra quasi una scusa per celebrare le forme ed i colori della natura, descritta con dovizia di particolari. Quello che colpisce dei mosaici San Vitale sono i colori brillanti (soprattutto il verde), che risplendono anche con pochissima luce naturale (non c’è neanche una lampadina o una candela accesa, non servono).
Mausoleo di Galla Placidia
Si trova a pochi metri di distanza da San Vitale, è una piccola cappella funeraria costruita nel V secolo per ospitare le spoglie di Galla Placidia, sorella dell’imperatore romano Onorio (spoglie che probabilmente non sono più nel grande sarcofago di pietro, ma sono finite a Roma). Piccola sì, ma nelle botti piccole c’è il vino buono: l’interno è magnifico, soprattutto per il delicato cielo stellato dei mosaici della cupola, un trionfo di blu e oro che ricorda i gioielli smaltati. L’atmosfera è notturna e surreale, come si addice ad un luogo di passaggio tra la vita e la morte, accentuata dalla luce calda che filtra dalle finestre schermate da lastre di alabastro colorato. Un’atmosfera talmente emozionante che ha ispirato poeti e musicisti come D’Annunzio e Cole Porter (yes, Night and Day).
Sant’Apollinare Nuovo
Una grande chiesa, in parte sprofondata nel morbido terreno di questa zona della Romagna, con le pareti della navata centrale completamente ricoperte di mosaici del V secolo. Due lunghe processioni di santi e sante con ricche vesti e gioielli, con le loro espressioni regali e solenni, che escono dalle mura della città di Ravenna e da un elegante palazzo per raggiungere la gloria di Cristo. Sono forse la testimonianza più famosa dell’arte dei mosaici di Ravenna, e non a caso: si rimane abbagliati da tutto l’oro che scintilla, dalle maestose figure e dal loro ritmo, e ci si può perdere nei dettagli di volti, vesti e sfondi per molto – troppo! – tempo.
Cripta della Basilica di San Francesco
Si trova proprio accanto alla tomba di Dante Alighieri, è una chiesa francescana ad ingresso gratuito non particolarmente degna di nota, se non fosse per la sua cripta fantastica e unica al mondo. La cripta si trova sotto alla zona dell’altare, non è accessibile al pubblico ma si può sbirciare da una finestrella – dopo aver inserito un euro nella gettoniera per accendere la luce. Un piccolo prezzo per un grande spettacolo: la cripta è allagata, e sotto a qualche centimetro d’acqua ci sono i resti degli antichi pavimenti a mosaico, sopra cui nuotano dei grossi pesci rossi. I mosaici, la luce soffusa, i pesci rossi, le volte di pietra sorrette da colonnine, creano un’atmosfera molto suggestiva, sembra di sbirciare di nascosto un luogo segreto e incantato.
Per gli orari e soprattutto per le informazioni sui biglietti ti rimando al sito ufficiale di Ravenna Mosaici, perché ci sono molti tipi di biglietti cumulativi, alcuni monumenti sono gestiti dal comune mentre altri sono a gestione privata da parte di enti ecclesiastici.
Nota a margine: per una volta tanto faccio un complimento a Trenitalia: ho trovato sia all’andata che al ritorno dei treni regionali diretti, economici e a sbattimento zero, tra Firenze e Ravenna. Viaggiare con le Frecce avrebbe comportato almeno un cambio a Bologna e nessun risparmio effettivo di tempo.
Approfondimenti su viaggi, cimiteri e molto altro:
Post interessante e soprattutto utile per districarsi in quell’affascinante matassa di arte e cultura che è Ravenna.
Complimenti Claudia, per aver fornito una bellissima e interessante descrizione della mia città!
A presto! Lisa
La prossima volta mi porti in giro te!
Ravenna! Ci sono stata proprio un mese fa. Per me un giorno non basta per visitarla bene, ce ne vogliono almeno due: la prossima volta vorrei andare a Classe per vedere la chiesa di S. Apollinare in Classe e poi anche la basilica di S. Francesco (e relativa cripta) che mi sono persa spudoratamente (anche se ci sono passata davanti diverse volte!).
Anche io vorrei tornarci a breve, voglio visitare diverse altre cose a Ravenna!
Una città che è un vero inno alla bellezza! Ci tornerò appena possibile.un caro abbraccio.
Mimì
Grazie Mimì!