Free Library of Philadelphia. Viaggio immaginario tra Poe e Dickens

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free library of philadelphiaOrmai ci ho preso gusto a visitare le biblioteche quando viaggio. Specialmente se sono uniche per qualche ragione, come la Central Library di Seattle per la sua architettura, o la British Library di Londra, che ospita mostre temporanee sempre molto particolari. Ma la visita alla Free Library of Philadelphia è probabilmente quella che mi è piaciuta di più, almeno a livello di esperienza complessiva.

Il motivo è semplice, dentro c’è tutto quello che un bibliofilo desidera trovare in una biblioteca: libri antichi, prime edizioni di capolavori amati da tutti, cimeli personali di famosi scrittori, mostre temporanee che espongono di volta in volta le decine di collezioni possedute dalla sezione Libri Rari della Free Library of Philadelphia.free library of philadelphia

Ogni giorno alle 11 parte una visita guidata gratuita alla sezione Libri Rari accompagnati da uno dei curatori della biblioteca. Non è certo una delle attrazioni più visitate di Philadelphia, ed è anche ignorata dalla maggior parte degli abitanti (infatti eravamo solo due visitatrici, e l’altra era una studentessa di letteratura americana), ma secondo me è un luogo da non perdere. Specialmente se ti piace la letteratura e i bei libri del passato, se sei un fan di Poe, di Dickens o di Milton, e se vuoi fare un’esperienza a Philadelphia fuori dai classici circuiti turistici.

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La nostra guida ci mostra una prima edizione del Circolo Pickwick autografata da Charles Dickens

 

Visita guidata alla Free Library of Philadelphia

La visita guidata accompagnata da un ricercatore è stata come fare un viaggio nel tempo ripercorrendo la storia della scrittura e poi della letteratura. Siamo partiti da alcune tavolette d’argilla incise con la scrittura cuneiforme, prima testimonianza scritta al mondo; abbiamo ammirato preziosi manoscritti medievali, comprendendo le tecniche di miniatura dei monaci amanuensi, per poi passare ai primi esemplari di libri stampati, gli incunaboli della Germania di Gutenberg.

paradiso perduto milton

La prima edizione del Paradiso Perduto di Milton (illustrata)

Attraversando sale con vetrine e scaffali ricolmi di libri antichi abbiamo raggiunto la parte che mi interessava di più: quella dove sono conservati prime edizioni e stampe originali di autori americani ed inglesi che amo molto. Ho visto la prima edizione del Paradiso Perduto di Milton, ed è bellissima, mi sono emozionata ad osservare la calligrafia ordinata e decorativa di Edgar Allan Poe nei manoscritti di alcune sue poesie, e mi sono persa tra i tanti cimeli di Charles Dickens: lettere ai familiari, prime edizioni con dediche autografe, libri che amava e collezionava. C’è persino la sua scrivania, sulla quale lo scrittore incise le proprie iniziali quando ormai era molto famoso, consapevole che alla sua morte quella scrivania sarebbe diventata un oggetto di culto.

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Calligrafie a confronto

 

Grip the Raven

Ma l’oggetto più curioso della Free Library of Philadelphia, quello che volevo tanto vedere, è Grip The Raven, un corvo imbalsamato in una vetrina. Non è un corvo qualsiasi, era il corvo di Charles Dickens, che lo teneva in casa come animale domestico e a cui era molto affezionato. Grip però beccò uno dei figli dello scrittore, e fu trasferito nel capanno in giardino, dove mangiò della vernice e morì. Dickens decise così di imbalsamare il povero pennuto, allestendo personalmente una romantica vetrina con piante e rami, e consegnandolo così alla memoria eterna.

grip the raven

Grip the Raven nella sua gabbietta

Grip the Raven ha poi ispirato Edgar Allan Poe per la sua opera più famosa, Il Corvo, e così anche da morto rende felici tutti gli appassionati di questi due scrittori (se ti piace Poe leggi anche il mio post dedicato a Edgar Allan Poe a Baltimora).

La chicca della Free Library of Philadelphia arriva sul finale, quando ci viene mostrata la sala donata alla biblioteca nel 1947 da William Elkins, ricco collezionista che alla morte donò non solo la sua immensa collezione di libri rari, ma anche la stanza che li conteneva, con i suoi bellissimi scaffali e mobili georgiani.free library of philadelphia

È stata molto interessante anche la mostra in corso dedicata ai Fraktur, caratteri gotici di origine tedesca, che però si diffusero anche nella Pennsylvania, grazie alle popolazioni provenienti da Olanda e Germania, come gli Amish.

La Free Library of Philadelphia ha diverse sedi in città, la sezione Rare Books si trova al 1901 di Vine Street, praticamente in Logan Square, molto vicino al Museum of Art e alla scalinata di Rocky.

Rosenbach Museum and Library

Se ti piace questo genere di cose, Philadelphia offre anche un altro museo, piccolo ma molto interessante, dedicato al collezionismo di libri antichi. È il Rosenbach Museum and Library, un tempo elegante abitazione del più importante commerciante di libri antichi degli inizi del ‘900, Philip Rosenbach, oggi trasformato in un museo dove si possono ammirare non solo libri rari, ma anche la collezione di arte e arredamento di una delle famiglie più importanti dell’elite culturale americana. Naturalmente i libri non si possono consultare liberamente – ma sono a disposizione di ricercatori e studiosi – comunque ne vengono sempre esposti alcuni tra i più preziosi in vetrine protette, a rotazione.

il corvo edgar allan poe

Un corvo posato sul pallido busto di Pallade

Almeno una volta al mese vengono organizzati degli hands-on tours, cioè delle visite dove si possono toccare e sfogliare i libri antichi con le proprie mani (dopo essersele lavate per bene). Purtroppo quando ci sono stata io non c’erano hands-on tours in programma, e mi sono accontentata della visita guidata normale, ma secondo me il tour dove si può toccare deve essere un’esperienza fantastica! – Per informazioni: Rosenbach Museum and Library.

 

Se stai cercando altre informazioni per un viaggio a Philly leggi anche 10 esperienze da non perdere a Philadelphia.

Consigli di lettura:

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