El Nido, Filippine. Il paradiso turistico di Palawan

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El Nido, Filippine. Si trova sull’estremità nord dell’isola di Palawan, dove dei grandi speroni di roccia spuntano verticali dal mare, in un luogo oggettivamente spettacolare. A questa fortunata condizione si è poi aggiunta una bella dose di pubblicità più o meno intenzionale, a partire da Alex Garland che ci ha ambientato il suo romanzo l’Ultima Spiaggia (quello del film The Beach con DiCaprio) al passaparola dei viaggiatori zaino in spalla, per finire con riviste patinate come Conde Naste Traveller che hanno eletto Palawan l’isola più bella del mondo per diversi anni consecutivi.

el nido filippine

Questo per dire che prima di arrivarci avevo le idee un po’ confuse su cosa ci avrei trovato. Una baia unica e un arcipelago di isolette tropicali bellissimo, e poi? Quanto turismo di massa e quanto luogo autentico delle Filippine?

La risposta non è immediata neanche dopo che sono tornata – qui trovi l’itinerario del mio viaggio nelle Filippine – e dopo che ci ho riflettuto parecchio. Quello che si capisce immediatamente pochi minuti dopo averci messo piede è che El Nido è in un momento di cambiamento e sta cambiando in fretta. Un luogo che una volta veniva raccontato come un paradiso naturale ancora autentico, isolato e incontaminato oggi è alla portata di quasi tutti e sta diventando una meta del turismo di massa. Ovunque si stanno costruendo nuovi hotel e guest house, una appiccicata all’altra, tutte il più appiccicate possibile alla spiaggia. Fino a quest’anno non c’era nessun bancomat, ma dal giugno 2016 ce ne sono due. Che comunque i bancomat fanno comodo, ma i 40 negozietti di ciabatte e magliette tutti uguali anche no.

el nido palawan
Foto scattata al mattino, quando El Nido è molto tranquilla. La sera è il caos.

Il problema dei posti molto belli come El Nido è che poi si sparge la voce e ci vanno tutti, perché oggi anche i viaggi in luoghi lontani e esotici sono alla portata della maggior parte dei comuni mortali. Così se si vogliono godere bisogna rassegnarsi al fatto che vanno condivisi con tutta questa gente, che a volte è anche un po’ becera e vuole solo bar sulla spiaggia, happy hour e negozi di ciabatte.

Aggiornamento: novembre 2018

Sono tornata nelle Filippine e a El Nido esattamente due anni dopo, per un secondo viaggio. Ho aggiornato questo post con nuove informazioni, fotografie e consigli.

El Nido due anni dopo

Ero molto curiosa di tornare a El Nido per vedere quanto e come fosse cambiata in così poco tempo. Due anni fa scrivevo che sta cambiando in fretta, e prevedevo un rapido sviluppo verso il turismo di massa. In effetti non mi sbagliavo (ma non bisognava essere indovini), El Nido ha avuto una ulteriore espansione turistica: rispetto a prima ci sono persino più guest house, ristoranti, hotel, caffetterie, pizzerie, sushi bar, persino una palestra. Il paese si sta lentamente espandendo verso Corong Corong, e il mercato è stato trasferito da a metà strada tra i due villaggi. A Las Cabanas c’era un chioschetto semplice in spiaggia che mi era piaciuto molto e volevo tornarci per un aperitivo al tramonto. Il chiosco non c’è più perché su quel tratto di spiaggia ci è spuntato un resort con decine di case intorno. Alle spalle di Nacpan Beach non c’era nulla se non palme e un paio di semplici case. Adesso c’è un intero villaggio con tanto di scuola elementare, che ruota intorno ad alcuni ostelli, guest house e hotel che sono sorti vicino alla spiaggia.

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Insomma, El Nido è cambiata davvero in fretta, persino più rapidamente di quanto mi aspettassi. Le conseguenze di questa espansione mi preoccupano, ma ho constato con piacere che ci sono stati anche dei cambiamenti positivi. In due anni è cresciuta molto l’attenzione all’ambiente: in molte spiagge e isolette è vietato fumare, e a bordo delle barche che fanno tour e escursioni nell’arcipelago è vietato portare bottiglie di plastica (solo bottiglie riutilizzabili). La spiaggia del villaggio di El Nido è un po’ meno affetta dal turismo becero perché adesso ci sono meno bar, e quelli che sono rimasti sono più tranquilli. Inoltre non si possono portare cocktail e superalcolici in spiaggia.

Ah, sono aumentati anche i bancomat, adesso ce ne sono parecchi!

cosa fare a el nido

Queste riflessioni teoriche diventano estremamente pratiche quando si deve decidere dove dormire a El Nido. Ora ti spiego…

Dove dormire: a El Nido o a Corong Corong? La differenza la fa il tramonto

La maggior parte dei viaggiatori decidono di dormire a El Nido per questioni di praticità e perché offre tantissimi alloggi per tutte le tasche. Ma come puoi intuire dai discorsi di poco prima, El Nido è affollata, rumorosa e molto animata, e gli alloggi sono praticamente pressati uno sopra l’altro. Se ti piace la vita notturna, conoscere nuove persone, fare tardi in bar e caffetterie allora El Nido è perfetta per te. Se invece preferisci una sistemazione un po’ più tranquilla scegli Corong Corong.

A Corong Corong ho alloggiato alla guest house Dreamland El Nido Palawan e te la consiglio perché mi sono trovata benissimo. Ha tutto quello che desideravo: cottages con aria condizionata, acqua calda, wifi e accesso diretto alla spiaggia. In più la famiglia che lo gestisce è molto simpatica e disponibile, la colazione è inclusa nel prezzo e organizzano anche i famosi quattro tour di island hopping.

Se invece preferisci alloggiare in una struttura più elegante dai un’occhiata al Coco Resort.

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I cottage sulla spiaggia al Dreamland El Nido Palawan

Corong Corong si trova a circa 2 km da El Nido, praticamente una paio di curve dietro uno sperone roccioso, la distanza che le separano si percorre in pochi minuti con uno dei tanti tricylces che offrono il tragitto a circa 50 pesos. Ma soprattutto c’è un altro ottimo motivo per dormire a Corong Corong invece che a El Nido: il tramonto.

A El Nido il tramonto non si vede perché il sole scende proprio dietro al grande faraglione di roccia che domina la baia. Nella vicina Corong Corong invece il tramonto è un vero spettacolo che dura quasi un’ora e che tinge il cielo di rosso infuocato e di centinaia di sfumature di arancio, viola e giallo. Anche se decidi di dormire altrove ti consiglio di farti trovare sulla spiaggia di Corong Corong al momento del tramonto, di ordinare una birra ad uno dei baretti e goderti lo spettacolo.

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Tramonto a El Nido
corong corong tramonto
Tramonto a Corong Corong

Cosa fare a El Nido: spiagge!

Leggendo tutto quello che ho scritto fino ad ora potrebbe sembrare che El Nido sia una trappola per turisti dove non vale la pena andare, ma non c’è niente di più sbagliato. È vero che non mi è piaciuta ed è iper turistica, ma è anche vero che questo giudizio si limita al villaggio di El Nido, poche centinaia di metri quadrati incastrati nell’angolo di uno dei paesaggi più straordinari del mondo, uno di quei luoghi che non hai problemi a definire un paradiso naturale.

El Nido è la base per esplorare i dintorni e tutto quello che offre l’isola di Palawan, che realisticamente non so se sia proprio l’isola più bella del mondo (non le ho mica viste tutte, come faccio a giudicare), ma sicuramente è un’ottima candidata al titolo. A parte l’arcipelago delle Bacuit – ne parlo meglio più avanti – ci sono un paio di spiagge nei dintorni di El Nido che mi sono piaciute così tanto che meritano di essere menzionate e consigliate:

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La spiaggia di Las Cabanas vista direttamente dall’amato baretto

Spiaggia di Las Cabanas

La spiaggia in origine si chiamava Maremegmeg ma ormai tutti la chiamano con il nome del resort che sorge lì vicino (e che si sta espandendo), appunto Las Cabanas. Si trova a poche centinaia di metri a sud di Corong Corong, raggiungibile da qui o da El Nido con pochi minuti di tricycle.

Ad una estremità della spiaggia c’è un piccolo bar con qualche ombrellone, wifi e birra fresca, all’altra un grande sperone di roccia a picco sul mare bordato di verde. Tra i due capi si stendono metri e metri di sabbia bianca e fine e di acqua cristallina piena di pesci e stelle marine. Ecco, io qui ci avrei passato giorni e giorni, spostandomi – lentamente – dal bar al punto in cui si frangono le onde.

Per i più avventurosi lo sperone roccioso al largo di Las Cabanas è collegato alla terraferma con una zipline!

el nido zipline spiaggia
zipline a Las Cabanas

Spiaggia di Nacpan Beach

Nacpan si trova a circa un’ora di scooter da El Nido, e molto del tragitto è su una strada sterrata e piena di buche. Lo dico perché andarci ci vuole almeno una mezza giornata ed un mezzo adeguato (con i tricylces non ci si arriva). Il villaggio e la spiaggia di Nacpan si trovano all’interno di un’area naturale protetta: questo significa che all’arrivo bisogna segnare il proprio nome nel registro e pagare la solita tassa governativa di 50 pesos a testa.

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La spiaggia di Nacpan. Prova ad immaginartela con un tempo migliore!

Se hai superato queste due prove di resistenza e pazienza puoi goderti lo spettacolo della spiaggia di Nacpan, lunghissima e immensa, così grande che sembra sempre semi-deserta anche se c’è tanta gente. Ai margini della spiaggia, tra le palme da cocco, ci sono un paio di ristoranti, un bar e qualche noleggio di sdraio e ombrelloni.

Il mio pranzo a base di granchi con i piedi nella sabba, di fronte alla spiaggia, al mare e alle isole di Nacpan è stato uno dei momenti di relax più piacevoli di tutto il viaggio. Peccato che è durato poco, poi è scoppiato un temporale. Forte e anche bello lungo, così a un certo punto ci siamo rassegnati e siamo tornati verso Corong Corong sfidando la pioggia e il vento con la nostra moto a noleggio. In quel momento ho maledetto la strada sterrata e sgangherata che raggiunge Nacpan e che sembrava non finire mai.

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pranzo a Nacpan

Spiaggia di Lio Beach

La spiaggia è molto bella, una striscia di sabbia bianca e fine come borotalco lunga 3 km, con una rigogliosa foresta alle spalle e un pontile che si spinge nel mare azzurro. L’atmosfera è un po’ guastata dalla presenza di un grande resort con bar, ristorante (e persino due bancomat), che affitta anche kayak, sup e pedalò. Di conseguenza la spiaggia è molto animata e dedicata più al divertimento che alla tranquillità.

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Lio Beach

Cosa fare a El Nido: i tour di island hopping

Visto che l’arcipelago delle Bacuit è composto da decine di piccole isole, a volte poco più di uno scoglio, il modo migliore per scoprirlo è fare uno dei tour giornalieri di island hopping che parono da El Nido e da Corong Corong. L’island hopping consiste nel fare un tour in barca (di solito una bangka a motore da 10-15 persone) di una giornata visitando brevemente diverse isole e spiagge.

I tour sono 4, A, B, C, e D e sono standard: hanno sempre lo stesso itinerario e lo stesso prezzo, dai 1200 ai 1400 pesos (tra i 22 e i 26 euro). Questo indipendentemente da dove e da chi lo compri e si possono prenotare praticamente ovunque, dai tanti chioschi dei tour operator alle guest house. Io ho fatto solo il tour A, che è a detta di tutti il più bello, quello da non perdere, insieme al tour C.

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Arrivo a Secret Island

Il tour A fa tappa nelle celebri Big Lagoon e Small Lagoon, a Secret Island, Shimizu Island e ai Seven Commandos. Nel mio caso i Seven Commandos sono stati sostituiti senza rimpianti dalla vicina Papaya beach, che in quel momento era molto meno affollata. Shimizu Island non ha neanche una spiaggia, ma offre l’opportunità di una bella mezz’ora di snorkeling sovrastati da una grotta. Big Lagoon e Small Lagoon sono entrambe splendide: a Big Lagoon c’è anche l’opportunità di fare snorkeling sulla barriera corallina mentre a Small Lagoon vale la pena prendere un kayak a noleggio per entrare nella laguna attraverso lo stretto passaggio nella roccia.

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snorkeling a Big Lagoon

Secret Island è forse la sorpresa più emozionante. Dopo aver raggiunto la piccola spiaggia si trova un buco nella roccia, un’apertura appena sufficiente a far passare una persona di corporatura media. Una volta attraversata ci si ritrova in un luogo di quelli che è difficile immaginare: una laguna di acqua fresca e poco profonda completamente circondata da pareti di roccia nera e brandelli di giungla.

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Prima passi attraverso il buco…
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… e poi ti ritrovi qui

Due anni dopo invece ho fatto il tour B. Avrei voluto fare anche il C ma ho trovato due giorni di pioggia incessante e purtroppo è saltato. Il tour B comunque mi è piaciuto tanto e ha soddisfatto la voglia che avevo da due anni di tornare a navigare e nuotare nelle acque cristalline di queste isole.

Il tour B comprende cinque tappe:

  • Snake Island – una bellissima isoletta collegata a quella vicina da una sinuosa lingua di sabbia che scompare con la marea. Su Snake Island una breve passeggiata porta al punto di osservazione e lungo il tragitto si possono vedere le Nephentes, bellissime piante carnivore che qui crescono spontanee.
  • Cudugnon Cave – una grotta scavata dall’acqua e dal vento, alla quale si accede attraversando un piccolo buco nella roccia. Dentro si ammirano giochi di luce tra le rocce scolpite e decine di pipistrelli.
  • Un sito per fare snorkeling, sinceramente non ho capito il nome. Un tratto molto bello e ricco di vita di barriera corallina dove ci siamo fermati per circa 40 minuti di snrokeling e per un ricco pranzo a bordo della barca.
  • Pinagbuyutan Island – Un altissimo sperone roccioso circondato da palme e bordato da una striscia di sabbia bianca. Ultima, spettacolare tappa del nostro tour.
  • Entalula beach – un’altro paradiso tropicale, una piccola spiaggia racchiusa tra rocce scolpite dagli elementi, con sabbia finissima e acqua dalle mille sfumature di verde e azzurro.
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Snake Island
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Tour B

Cosa fare a El Nido: il misterioso tour Z

Di questo tour Z ne ho sentito parlare durante il secondo viaggio del 2018, e ero curiosa di capire di cosa si trattasse, così mi sono informata. In pratica è una party boat, un tour dove bere, ascoltare musica a alto volume e fare baldoria. Non è il mio genere di escursione, ma se sei interessato… beh adesso a El Nido c’è il tour Z!

Come arrivare a El Nido, Filippine

La maggior parte dei viaggiatori – me compresa – arrivano in aereo a Puerto Princesa (dove ne ho approfittato per visitare il famoso fiume sotterraneo) e da qui raggiungono El Nido, nell’estremità nord di Palawan, in minivan o in autobus. Il tragitto in minivan dura più o meno 6 ore compresa una sosta di circa mezz’ora lungo il percorso e costa 500 pesos. È un viaggio lungo e scomodo, si attraversano paesaggi stupendi ma non ci si può fermare ad ammirarli.

Per il secondo viaggio a El Nido invece sono arrivata da Coron in traghetto. Il biglietto di seconda classe mi è costato 1700 pesos a testa, per un traghetto veloce della compagnia Montenegro, che ha percorso la distanza Coron-El Nido in circa quattro ore e mezzo.

A proposito: scopri cosa fare a Coron e nella vicina Busuanga!

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Per ripartire invece ho preso l’aereo dall’aeroporto di El Nido per tornare a Manila. L’aeroporto di El Nido è piccolissimo ma molto curato e efficiente, a circa 15 minuti di trycicle dal villaggio. Ci vola un’unica compagnia locale, la Air Swift: i suoi voli sono comodissimi e non eccessivamente cari come pensavo, l’unico problema è che non sono riuscita a prenotarli dall’Italia perché il sito della compagnia non accettava le mie carte di credito (Mastercard e Visa, ma europee). Cercando su google ho scoperto che non ero l’unica ad aver avuto problemi con il pagamento con Airswift usando carte di credito occidentali. Ho aggirato lo scoglio contattando via email un’agenzia di viaggi locale – El Nido Art Cafè – e chiedendo a loro di prenotare il volo per me, in cambio di una piccola commissione (circa 4 euro).

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6 commenti

  • Ciao!
    Grazie per il tuo bellissimo racconto!
    Io sto organizzando un viaggio per El Nido e Coron.
    Se posso, vorrei chiederti qualche info…
    Quanti giorni consiglieresti di fermarsi a El Nido?
    A Coron mi sembra di capire che non sei stata…
    Stavo pensando di aggiungere anche Cebu per l’esperienza degli squali balena… Dici che quell’esperienza insieme alle cascate visitate in zona vale un ulteriore aereo da prendere?
    Ultima cosa: se dovessi dare un voto a questa vacanza, quale sarebbe?
    Grazie di cuore se risponderai…sono in alto mare con l’organizzazione…
    Ciao!
    Stefania

    • claudia garage

      ciao stefania, scusami per il ritardo con cui ti rispondo ma ero in viaggio 🙂
      A El Nido avrei voluto passare più tempo e andare anche a Coron. Quindi ti direi almeno 4 o 5 giorni pieni. A me Cebu è piaciuta molto quindi secondo me sì, vale la pena, sempre che l’aereo non costi troppo. Voto al viaggio: 9! Sto pensando di tornare nelle Fililppine!

  • Ciao! Sto organizzando un viaggio a Palawan e vorrei un consiglio su dove dormire a puerto princesa per andare a vedere l’underground river, meglio Puerto princesa con due ore di van o meglio dormire a sabang? Grazie!

    • ciao Maila, io ho dormito a Puerto Princesa perché era più comodo al momento dell’arrivo in aereo e anche al momento di ripartire per El Nido. A Sabang però saresti molto più vicina al fiume sotterraneo, ma dovresti cmq prenotare un’escursione organizzata per visitarlo.

  • Ciao 😊
    Sto per affrontare il mio viaggio da cebu all’isola di Palawan arrivando quindi con l’aereo a Puerto Princesa. Ho letto dal tuo bellissimo blog che ci sono i van che portano direttamente a El Nido: occorre prenotarli in anticipo o li trovo fuori dall aeroporto?

    Pensavo di fare 3 notti Corong Corong per non stare nel caos di el nido e godere di tour e tramonto e poi spostarmi altre 3 notti nell isola di Coron per poi ripartire alla volta di Manila per il rientro 😊
    Grazie mille e complimenti ancora per la splendida guida di viaggio!

    Bibi

    • claudia garage

      ciao Barbara, i van li trovi sicuramente ad aspettarti fuori dall’aeroporto, non c’è bisogno di prenotarli! Buon viaggio e grazie per i complimenti e per il tuo commento!

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