visitare Treviso in una domenica d’autunno

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Sono stata in Veneto la settimana scorsa per suonare con la mia band, e la domenica pomeriggio ci siamo ritagliati qualche ora per fare un giro a piedi, visitare Treviso e mangiare qualcosa di buono prima di ripartire… ed è stata un’ottima idea perchè la città è davvero carina ed è stata una bella sorpresa, visto che una volta tanto non mi ero informata quasi per niente prima di partire.
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Treviso ci ha accolti con l’atmosfera di una domenica mattina autunnale, con i canali tranquilli, le stradine quasi deserte e un cielo grigio ma senza pioggia.
Abbiamo passeggiato per il centro storico scandito dalle casette che si affacciano sulle vie e sui canali: spesso sono antiche, con l’architettura tipica del Veneto, una versione più sobria di quella veneziana, con facciate romaniche dipinte e scolpite, e ad ogni curva c’è un dettaglio o uno scorcio che cattura la curiosità.

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L’unica cosa che avevamo pianificato di cercare quando sarei venuta a visitare Treviso era la Fontana delle Tette (grazie a Valentina che mi aveva messo la pulce nell’orecchio), anche se non sapevamo bene dove trovarla: l’abbiamo trovata per caso, l’originale cinquecentesco si trova in una teca sotto al loggiato del Palazzo dei Trecento, in piazza dei Signori.
La copia del Novecento invece si trova in un piccolo cortile della Galleria della Strada Romana: oggi dalle sue tette esce solo acqua ma un tempo spillava vino bianco da una e vino rosso dall’altra per festeggiare l’arrivo in città del nuovo podestà. Il cortile è piccolo, pittoresco e molto nascosto, vi si accede da un vicolo che si apre su via Calmaggiore: per trovarlo abbiamo chiesto ad un venditore di radicchio.
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Ma Treviso è piena di angolini caratteristici nascosti dietro ad ogni curva e in ogni vicolo, come la vecchia ruota idraulica che ancora gira con la forza dell’acqua dei canali, o il mercato del pesce, ospitato su una piccola isola fluviale e molto suggestivo anche la domenica mattina, quando è deserto ma si sente ancora l’odore del pesce.
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Non potevamo andare via senza mettere qualcosa sotto i denti prima di affrontare quattro ore di autostrada: ci siamo fermati alla Pizzeria Ristorantino Sant’Agostino (via Sant’Agostino 35) dove ho mangiato delle buonissime tagliatelle fresche con salsiccia e radicchio e dove ho finalmente assaggiato una grappa che mi piacesse davvero molto – la Grappa Bassanina! – grazie al consiglio del cameriere gentile e amichevole. Una conclusione perfetta del nostro breve viaggio in Veneto, e per la cronaca al ritorno non guidavo io 🙂
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