La Specola di Firenze – Il museo scientifico più antico del mondo
Vi ho parlato del Museo di Anatomia Umana di Torino, di quello dedicato alle Cere Anatomiche di Bologna e delle cere esposte al Museo di Palazzo Poggi, ma finora non vi avevo mai raccontato La Specola di Firenze. Ed era un’assenza importante, sia perché si trova nella mia città, sia perché espone la collezione di cere anatomiche più belle del mondo. Le opere della scuola di ceroplastica fiorentina sono state esportate ed imitate in tutta Italia, e sono famose persino all’estero, negli ambienti medici e scientifici.
Le cere anatomiche de La Specola
La collezione di cere anatomiche fu voluta dal Granduca Pietro Leopoldo di Lorena come supporto didattico 3D per lo studio dell’anatomia umana, e comprende le opere dei più bravi ceroplasti del ‘700 e ‘800 come Francesco Calenzuoli, Luigi Calamai e Clemente Susini, autore del celebre Spellato, con la sua languida posa ispirata a quelle delle figure di Michelangelo. Oggi le cere anatomiche sono ancora esposte nelle loro teche originali, che nella parte inferiore hanno dei cassettini per conservare i disegni a tempera e le tavole di spiegazione che corredavano i modelli di cera.
È straordinario il livello di qualità e di dettagli raggiunto da questa disciplina, che considero l’anello mancante tra arte e scienza. Con la cera sono stati riprodotti tutti i tessuti del corpo umano, le diverse consistenze, trasparenze e colorazioni, con un realismo mai raggiunto da nessun altro laboratorio di ceroplastica. Ho visto tantissime cere anatomiche in musei di tutto il mondo, comprese alcune realizzate negli ultimi 10 anni con sostanze e materiali modernissimi, e nessuna di loro riesce ad eguagliare la qualità di quelle della Specola di Firenze.
In alcuni modelli esposti oltre all’aspetto medico e scientifico emerge chiaramente anche l’intento estetico: è evidente che gli artisti della ceroplastica hanno voluto dare delle qualità artistiche alle loro cere anatomiche, ed a volte si possono addirittura individuare i modelli artistici di riferimento, che sono quelli della grande arte fiorentina del Rinascimento, da Donatello a Michelangelo, passando per la Venere di Tiziano, esposta agli Uffizi e reinterpretata in modo originale da Clemente Susini con la sua celebre Venerina della Specola.
Da pochi mesi sono di nuovo esposte anche le cere anatomiche realizzate da Gaetano Zumbo nel ‘600, che furono gravemente danneggiate dall’alluvione del 1966 e che hanno avuto bisogno di un restauro lungo parecchi anni. Le cere dello Zumbo sono piuttosto diverse da quelle tradizionali della scuola fiorentina: l’intento artistico è decisamente predominante, ma non esclude la funzione didattica e illustrativa di argomenti medici. Tra le più importanti ci sono tre teatrini anatomici che raffigurano le conseguenze della peste, della sifilide e della decomposizione dei corpi, con una forte componente emotiva, ed una cera anatomica di una testa umana modellata su un vero teschio.
La sezione di zoologia
Ma nel Museo La Specola di Firenze non ci sono solo cere anatomiche: è il primo museo scientifico del mondo ed originariamente era dedicato a tutte le scienze fisiche e naturali. Oggi molte collezioni sono state spostate per motivi di spazio in altre sedi, dando origine al complesso del Museo di Storia Naturale, composto da varie sezioni in sedi diverse: La Specola oggi ospita la sezione di Zoologia.
Decine e decine di sale con migliaia di animali tassidermizzati (conservati in diverse maniere: impagliati, preparati a secco, in formalina, ecc) nel ‘700 e ‘800, che documentano in modo sistematico (grazie Linneo!) tutte le specie animali allora conosciute, dai molluschi marini ai grandi mammiferi. Gli animali conservati alla Specola sono più di 3 milioni, quelli esposti sono circa 5000, tra cui animali estinti come il marsupiale Tilacino (estinto negli anni ’30) ed un uovo di Moa.
Qualcuno potrebbe obiettare che non è bello ammirare degli animali morti in vetrina, ma bisogna cercare di capire che 300 anni fa questo era l’unico modo per tanti studenti e scienziati di poter studiare la varietà e i dettagli del mondo animale, e la collezione della Specola costituisce una testimonianza unica della storia della scienza.
La Tribuna di Galileo, il Torrino astronomico e il Salone degli Scheletri
Il Museo si sviluppa al secondo piano dell’edificio de La Specola, ma non dimenticare di visitare la Tribuna di Galileo che si trova al primo piano ed è solitamente aperta al pubblico. La Tribuna è dedicata all’adorazione laica di Galileo Galilei, delle sue scoperte e della scienza in generale, e ricorda molto una chiesa, solo che la religione non c’entra nulla. In fondo alla navata c’è una grande statua di Galileo, circondata dai medaglioni con i suoi allievi più importanti, mentre le pareti e le volte sono affrescate con scene della vita di Galileo e di altri importanti scienziati fiorentini. Un tempo qui erano esposti anche gli strumenti scientifici del grande scienziato toscano (oggi sono al Museo di Storia della Scienza Galileo).
Altri ambienti molto affascinanti sono il Salone degli Scheletri ed il Torrino con l’osservatorio astronomico, visitabili soltanto su prenotazione e accompagnati dal personale del museo (il costo della prenotazione è di 30 euro). Vi consiglio vivamente di farlo almeno una volta perché ne vale la pena, sono entrambi posti molto particolari. Il Salone degli Scheletri espone gli scheletri degli animali che sono esposti nelle sale dedicate alla Zoologia, soprattutto grandi mammiferi, tra cui numerose specie rare ed esemplari molto antichi.
Il Torrino ospita un grande telescopio in legno e regala una vista molto bella e poco conosciuta sui tetti di Firenze; ma soprattutto offre la possibilità di visitare la splendida Sala delle Cicogne con il suo orologio solare che indica i segni dello zodiaco.
La Specola di Firenze è uno dei miei musei preferiti, l’avrete capito, ed è ingiustamente poco noto e poco visitato dai turisti. Molti fiorentini ci sono stati in gita scolastica, ma riscoprirlo da adulti è tutta un’altra cosa. Le storie che si nascondono dietro ad alcuni dei pezzi esposti sono curiose, interessanti e a volte incredibili, e se volete scoprirle tutte sarò felice di accompagnarvi in una visita guidata in veste di guida turistica di Firenze.
Per le informazioni pratiche e gli orari invece vi rimando al sito del Museo di Storia Naturale perché possono variare abbastanza spesso.
Approfondimenti su viaggi, cimiteri e molto altro:
ci sono state quando andavo alle Elementari e poi più… secoli fa!
Devo tornarci :/