Castellar, il paese degli spaventapasseri
Vicino a Saluzzo, tra i campi e le colline della provincia di Cuneo, c’è un piccolo borgo di meno di 300 abitanti, un pugno di case raggruppate all’ombra di un grande castello. Una premessa da fiaba per Castellar, un paesino del Piemonte che sembra uscito dalla fantasia di uno scrittore di libri per bambini, e che una volta all’anno diventa ancora più magico del solito.
Castellar infatti è il Paese degli Spaventapasseri. Ogni anno, durante le prime due domeniche di maggio, a Castellar si tiene la Festa degli Spaventapasseri, e l’intero paese si popola di fantasiosi guardiani dei campi che spuntano nei giardini, sul ciglio delle strade, tra le vigne e alle finestre.
Gli Spaventapasseri sono realizzati dagli abitanti del borgo con i materiali più diversi, spesso sono fatti con materiali riciclati, e raccontano storie di vita quotidiana, di agricoltura, di vecchi mestieri, di attualità e di pura immaginazione. Un’idea semplice ma estremamente poetica.
Posso solo immaginare quanto sia divertente creare il proprio spaventapasseri seguendo un’idea ironica, romantica o un po’ folle, e sfidare sportivamente i propri vicini di casa in una gara per il fantoccio più bello e curioso. Essere bambini a Castellar dev’essere fichissimo!
Durante la Festa degli Spaventapasseri si può anche visitare il castello di Castellar. Un tempo apparteneva ai Marchesi di Saluzzo, oggi è una residenza privata che si può visitare in occasioni speciali e su prenotazione (per conoscere le date di apertura fate riferimento al sito del Comune). L’attuale proprietario è un collezionista di uniformi, armi e cimeli del Regio Esercito Italiano, e all’interno, oltre all’architettura e alle decorazioni, si può ammirare anche la sua grande raccolta. Il castello è circondato da un bel giardino da cui si gode di una vista spettacolare sulle colline del Marchesato di Saluzzo.
Se decidete di fermarvi a dormire una notte a Castellar vi segnalo il delizioso bed & breakfast Beatrice: una casa accogliente e piena di dettagli, con un giardino in cui vivono felici un pony, una capretta e due cani. Non ci ho dormito, ci sono passata davanti e me ne sono innamorata. La proprietaria gentilissima ci ha invitati a entrare, ci ha mostrato la sua casa e ci ha raccontato qualcosa dei lei e della sua attività. Naturalmente qui gli animali domestici degli ospiti sono i benvenuti.
Castellar si raggiunge in pochi minuti di auto da Saluzzo, ma io ci sono andata con un mezzo molto più divertente: in segway, grazie ai ragazzi di On Way Segway.
Questo angolo di Piemonte è ricchissimo di arte e cultura: se ti ho incuriosito leggi anche il mio post su cosa fare a Saluzzo!
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