Trekking ai Brent de l’Art, una meraviglia della natura

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brent de l'artCi sono dei monumenti naturali dove è facile immaginare la natura come un architetto o come uno scultore, luoghi dove si apprezza l’infinita pazienza e la costanza della sua mano, quella di un’artista che non concepisce opere finite ma solo una continua trasformazione di quello che ha già a disposizione. Ecco, i Brent de l’Art sono uno di questi luoghi.brent de l'art

Siamo alle pendici delle Dolomiti, nella Valbelluna, nel bacino del fiume Piave e dei suoi affluenti, a pochi km dall’ingresso del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi (dove ho fatto un altro trekking ai Cadini del Brenton e alle Cascate della Soffia, sono escursioni molto belle). Paesaggi di montagna che in primavera si addolciscono, i torrenti stagionali tornano a scorrere e danno vita a giochi d’acqua di cascate, canyon, piscine naturali e laghi cristallini che ripagano tutte le fatiche del trekking fatto per raggiungerli.

I Brent de l’Art sono profondi canyon scavati nella roccia nell’arco di migliaia di anni dall’azione dell’acqua, quella impetuosa del torrente Ardo, in dialetto locale Art. La roccia è composta da decine di strati di colori diversi, delicatamente ondulati dalle forze dell’attività geologica della terra, ed infine rivelati dall’erosione del fiume. Una cosa semplice come il naturale ciclo dell’acqua, che spesso diamo per scontato, ha creato questa meraviglia, un monumento che nessun architetto riuscirà mai ad eguagliare.brent de l'art

Il trekking parte da Sant’Antonio Tortal, piccola frazione del comune di Trichiana, in provincia di Belluno. All’unico incrocio del paesino si gira in una stradina che dopo poche centinaia di metri raggiunge un piccolo parcheggio: qui si lascia la macchina e si prosegue a piedi, con scarpe e abbigliamento adeguati ad un trekking abbastanza facile ma su un terreno ripido e scivoloso.trekking dolomiti bellunesi

Da qui inizia un sentiero in discesa che si percorre in circa 15 minuti, che nell’ultima parte diventa più ripido ed angusto, finché la vista non si apre sullo spettacolo dei canyon dai mille colori solcati dal torrente azzurro e cristallino. L’itinerario è ben segnalato da cartelli che iniziano dal paese di Sant’Antonio Tortal e proseguono lungo tutto il percorso. Al ritorno il trekking è molto più faticoso perché è in salita, ripida ma per fortuna piuttosto breve, e comunque lo spettacolo ripaga completamente della fatica fatta!brent de l'art

Io ci sono stata in primavera, quando lo scioglimento delle nevi delle Dolomiti ingrossa il torrente e lo rende impetuoso – e molto spettacolare. In inverno il trekking è decisamente più impegnativo e riservato solo a chi ha esperienza e attrezzature adeguate, ma la vista dei Brent de l’Art ricoperti da stalattiti e colonne di ghiaccio deve lasciare proprio senza fiato!

Da queste parti, ho visitato anche Villa Buzzati, la casa tanto amata dello scrittore Dino Buzzati, oggi trasformata in b&b e sede di una associazione culturale.


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6 commenti

  • Ciao bellissimo posto, ti chiedo solamente e a pagamento????

  • Fatto il 29/1/2017 canyon ghiacciato stupendo. Diciamo che necessaria è la normale attrezzatura invernale con ramponcini Potrebbe essere consigliato il casco.

    • Wow! In inverno dev’essere davvero splendido! Ciao Ubaldo e grazie per il tuo commento e i consigli sull’attrezzatura!

  • ciao, secondo te è fattibile con una bambina di 5 anni questo percorso? mi sembra di capire che nella parte finale sia ripido e scivoloso.. lei cammina senza problemi, anzi, ma non riesco a capire dalle tue parole se è il caso di farlo adesso o magari aspettare qualche annetto. grazie mille per le tue spiegazioni!

    • Ciao Federica, sinceramente non saprei perché non ho esperienza di bambini! A occhio e croce mi sembra fattibile ma potrebbe essere comunque pericoloso (anche per i grandi…)

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