Al Frantoio Pruneti alla scoperta dell’extravergine del Chianti
A novembre le campagne toscane sono splendide, ancora tiepide e tutte vestite dei colori dell’autunno, ed è anche il periodo in cui si raccolgono le olive e si produce l’olio extravergine d’oliva. Il momento perfetto per fare una gita nel Chianti e visitare una azienda agricola e frantoio che produce un olio di eccellenza, e conoscerne tutti gli aspetti, dal processo di produzione alle caratteristiche organolettiche.
Lo scorso weekend sono stata in visita al Frantoio Pruneti, a San Polo in Chianti, ed è stata l’occasione giusta per approfondire la mia conoscenza dell’olio extravergine. Anche il mio babbo è un produttore di olio (a livello hobbistico, solo per la famiglia), e per questo conosco bene la fase della raccolta e dell’assaggio, ma tutto quello che c’è nel mezzo era abbastanza nebuloso.
L’azienda agricola Pruneti è a conduzione familiare, e si dedica principalmente alla coltivazione di olivi e alla produzione dell’extravergine grazie al frantoio, ma anche di zafferano, vino e alla coltivazione di iris, il fiore di Firenze, da secoli coltivato a San Polo. Mi hanno accolta e accompagnata i fratelli Gionni e Paolo Pruneti, quarta generazione dell’azienda, e Emanuele, che si occupa delle relazioni con il pubblico.
Il Frantoio Pruneti ha scelto di dedicarsi completamente al raggiungimento del massimo livello di qualità, controllando ogni singola fase della produzione, dalla coltivazione degli olivi alla lavorazione dei frutti, fino alla conservazione e al confezionamento. Il risultato sono alcuni tipi di olio extravergine d’oliva di eccellenza, vincitori di numerosi premi internazionali. Oltre ad alcuni blend più o meno intensi, l’azienda agricola produce tre varietà di olio monocultivar utilizzando soltanto una delle tre varietà di olive più tipiche della Toscana: il leccino, il frantoiano e il moraiolo.
Gionni e Paolo controllano personalmente ogni aspetto della produzione dell’olio, e considerando gli standard di qualità che si sono imposti in questo periodo dell’anno hanno ritmi frenetici e giornate pienissime. Le olive vengono raccolte nei campi scegliendo il giusto grado di maturazione di ogni pianta, portate al frantoio e frante nell’arco di quattro ore al massimo, per garantire la massima freschezza della materia prima. Poi l’olio d’oliva viene conservato in silos di acciaio con impianto ad azoto per garantire lo stesso livello di qualità durante tutto l’arco dell’anno. I prodotti di scarto, la sansa e i noccioli frantumati, vengono riutilizzati per produrre rispettivamente biogas e combustibile tipo pellet.
Dopo aver partecipato alla raccolta delle olive io e gli altri bloggers abbiamo visitato il frantoio Pruneti per capire e vedere tutte le fasi produttive che trasformano i frutti in olio extravergine. Ma la parte decisamente più interessante per me è stata l’ultima, quella della degustazione con analisi sensoriale e prove di abbinamento insieme ad Emanuele e Gionni. Abbiamo assaggiato diversi tipi di olio imparando ad assaporarlo al meglio, a riconoscerne profumi e sapori, e ad abbinarli ai cibi nel modo migliore, magari facendo diverse prove.
L’azienda agricola e Frantoio Prunenti si trova a San Polo in Chianti (in via dell’oliveto!), per maggiori informazioni sulla storia e sui prodotti consulta il sito ufficiale, c’è anche uno shop online per acquistare direttamente i prodotti Pruneti, zafferano compreso.
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