Santa Maria dell’Orazione e Morte – Roma

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santa maria dell'orazione e morte

Non mi succede certo spesso, ma ogni tanto in viaggio capitano delle vere botte di culo inaspettate, che per la verità vanno anche un po’ favorite, sennò non succede niente. È stato il caso di Santa Maria dell’Orazione e Morte, una chiesa bellissima, poco conosciuta e decisamente originale di Roma, chiusa al pubblico da anni per manutenzione.

santa maria dell'orazione e morte

Volevo visitarla da anni, ho cercato informazioni sull’ipotetica data di fine dei restauri e sulla riapertura, su eventuali aperture su richiesta magari con associazioni culturali, ma la cosa è piuttosto fumosa. Così l’ultima volta che sono stata a Roma ho deciso di passarci di persona per chiedere informazioni alle suore o alla Arciconfraternita dell’Orazione e Morte, che si occupano della chiesa.

Il caso o la fortuna ha voluto che invece delle suore ci abbia trovato davanti un gruppetto di vispe signore appartenenti a un corso di storia dell’arte capitanate dal loro professore, che aveva un permesso speciale per farsi aprire la chiesa e condurre una visita guidata. Ho colto la palla al balzo e ho chiesto di potermi unire a loro, e il gentilissimo professore mi ha accolta volentieri tra le sue allieve. Non potevo davvero chiedere di meglio, una visita guidata con uno storico dell’arte in un luogo affascinante, macabro e solitamente chiuso al pubblico! Mi invidierebbe persino Giacobbo.

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Un po’ di storia

santa maria dell'orazione e morte

La chiesa di Santa Maria dell’Orazione e Morte prende il suo sinistro nome dall’omonima arciconfraternita che fin dalla metà del ‘500 si occupava di dare esequie cristiane e degna sepoltura a tutti quei cadaveri di pellegrini, stranieri o poveracci che venivano trovati nelle campagne, annegati nel Tevere, che non potevano essere identificati o che nessuno reclamava. La confraternita esiste ancora oggi, e anche se la sua funzione è ormai venuta meno continua ad impegnarsi per la memoria dei defunti.

L’edificio originale cinquecentesco fu riedificato nel 1737 da Ferdinando Fuga, architetto fiorentino che però lavorò principalmente a Roma e Napoli, in uno stile tardo barocco monumentale e ricco di dettagli particolari e insoliti.

orazione e morte a roma

Il luogo sacro comprende la chiesa e la cripta sottostante, che è sicuramente la parte più originale e interessante del complesso, ma non bisogna fare l’errore di rivolgere tutta l’attenzione soltanto alla cripta: anche la chiesa è molto bella e particolare, e merita una visita approfondita. In origine il complesso comprendeva anche un grande cimitero, che però è stato distrutto nell’800 per le modifiche urbanistiche di Roma e degli argini del Tevere.

Santa Maria dell’Orazione e Morte

chiesa orazione e morte roma

La chiesa è piccola ma molto monumentale, all’esterno la facciata sembra piuttosto tradizionale per il barocco romano, ma osservando meglio si notano i continui riferimenti alla morte, come i teschi che decorano i capitelli e le buche per le offerte con scheletri. L’interno è a pianta ellittica e coperta da una bella cupola, con scenografiche alternanze di superfici concave e convesse e riccamente decorata con stucchi, oro e macabri dettagli di gusto barocco, memento mori ma anche continui richiami alla vita eterna.

cripta orazione e morte

Tutti questi simboli di morte annunciano la funzione della chiesa e della confraternita, e introducono all’ambiente più particolare e impressionante del complesso, e cioè la cripta. Piccola, fredda e umida, è una stanza sotterranea decorata con teschi e ossa umane composte a creare arredi sacri: acquasantiere, elaborati lampadari barocchi formati interamente da vertebre e falangi come se fossero gocce di cristallo, teschi uniti insieme a formare una grande croce, e altri crani ordinatamente allineati sui ripiani di uno scaffale. E poi altre ossa impolverate appoggiate sull’altare, e una vecchia lettiga malconcia che ricorda l’aspetto più pratico e meno spirituale della nobile missione dell’Arciconfraternita: il trasporto dei cadaveri, spesso rinvenuti ormai in pessime condizioni, e da fare a piedi e con mezzi molto umili.

santa maria dell'orazione e morte

Un ambiente piccolo e semplice, se si fa il confronto con la cripta dei Cappuccini – sempre a Roma – risulta addirittura scarno, ma forse per questo è ancora più impressionante perché l’aspetto artistico fa dimenticare il crudo e diretto memento mori.

Santa Maria dell’Orazione e Morte è un luogo unico, uno di quei tanti splendidi segreti che Roma custodisce e che spesso sfuggono perché messi in ombra da tanta quantità e varietà di monumenti che offre. Il fatto che sia difficile visitare questa chiesa ha reso ancora più preziosa la mia visita, mi sento davvero fortunata, ma spero che in futuro luoghi di arte e storia come questo vengano valorizzati e resi maggiormente fruibili.

cripta orazione e morte roma
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