Visitare Firenze in modo responsabile

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visitare firenzeQuesto post mi frullava in testa da un po’. All’inizio era solo una serie di riflessioni personali frutto del mio lavoro di guida turistica a Firenze, che magari condividevo con qualche collega. Poi sono stata a Venezia, e chiacchierando con altre blogger veneziane ci siamo rese conto che quello del turismo responsabile è un argomento comune a molte città d’arte italiane interessate dal turismo di massa, e qualcuna mi ha detto “sai che hai ragione? Dovresti scriverci un post”. Ci ho riflettuto, e quindi eccolo qui, un post con delle indicazioni su come visitare Firenze in modo responsabile.

Non volevo scrivere la bibbia del turismo responsabile, ma raccogliere in un vademecum una serie di buone pratiche che in fin dei conti sono valide per moltissime altre città italiane ed europee. Qualche punto da tenere a mente per non sfruttare la città ma godersela e farla godere allo stesso modo anche agli abitanti e ai futuri viaggiatori.

Sostieni le attività locali. Questo non vuol dire che devi mangiare la bistecca alla fiorentina invece che il sushi. Firenze è una città multietnica, ci sono molte attività come ristoranti etnici, negozi di artigianato esotico e si possono trovare prodotti gastronomici provenienti da tutto il mondo. Esistono anche tante attività più o meno tradizionali ormai gestite da immigrati – spesso di seconda o terza generazione – che lavorano sodo e contribuiscono all’economia locale. Significa che alle grandi catene di hotel, ristoranti o di abbigliamento devi preferire l’hotel indipendente o il b&b a conduzione familiare, la libreria locale, ecc. Se decidi di avvalerti di una guida turistica per visitare Firenze, sceglila locale e fatti consigliare da lei/lui dove mangiare e dove fare shopping: difficilmente ti manderà in attività non locali o in posti poco autentici. Poniti sempre la domanda “dove vanno a finire i miei soldi?” e cerca sempre di fare in modo che rimangano in zona.turismo responsabile

Non abusare dei monumenti! – non sapevo come riassumere questo concetto in poche parole, ma ogni giorno vedo turisti che si comportano malissimo con statue, dipinti e monumenti in generale. Ho visto gente salire sopra a cavallo del Porcellino, altri toccare con le mani dipinti agli Uffizi fregandosene degli allarmi, genitori far sedere i bambini nelle acquasantiere per fare una foto, e una donna che lavava una maglietta in una delle fontane di piazza Santissima Annunziata. Ci arrabbiamo tutti quando qualche scellerato danneggia una statua o una fontana, ma questi casi estremi sono solo la punta dell’iceberg: il rispetto dei monumenti comincia dai piccoli comportamenti che sembrano all’apparenza privi di conseguenze.

Fai le foto ammodino! Non usare il flash o il selfie stick e non fare foto dove è vietato, se è proibito di solito è perché c’è un buon motivo, e non per impedirti di fare la foto più figa che otterrà tanti like. I flash per esempio sono spesso proibiti perché danneggiano molte pitture, che si alterano chimicamente se esposte ad alcuni tipi di luce. Chiedi il permesso prima di fotografare le persone intente nelle loro attività quotidiane, magari non hanno piacere di essere fotografate mentre vendono frutta al mercato o quando vanno in bicicletta.

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Power rangers al piazzale Michelangelo

Non comprare merce contraffatta o dagli abusivi in strada. Questo è un bel problema. A parte che è illegale e potresti beccarti una multa, ma non fai altro che favorire lo sfruttamento di qualche poveraccio e arricchire i soliti pochi che gestiscono questo traffico e lucrano sulla necessità degli immigrati e sulla superficialità dei turisti. A Firenze nelle strade e nelle piazze si vende di tutto, dalle borsette tarocche ai selfie stick, e un’infinità di stampe da due soldi comprate nei negozi cinesi dietro l’angolo. Comprando queste cose alimenti un circolo vizioso che danneggia tutti: i venditori abusivi che sono l’ultima ruota del carro, i commercianti regolari che pagano le tasse e che vendono prodotti di qualità, i turisti assillati dai venditori, e tutti quelli che come me lavorano nel turismo. Visto che le autorità non possono o non vogliono fare molto per risolvere questo problema, l’unica strategia è quella di non comprare niente dagli abusivi e non alimentare in alcun modo questo fenomeno.

turismo responsabile

In coda per il museo dell’Accademia evita di fare shopping (e magari prenota i biglietti così eviti anche la coda)

Non sporcare – Certo, bisogna usare i cestini e magari anche differenziare i rifiuti come fai a casa tua. Ma la regola del non sporcare vale anche in senso più ampio: mi riferisco per esempio alla stupidissima e insensata moda di mettere i lucchetti sui ponti, in questo caso sul Ponte Vecchio. Inquinamento visivo (chi l’ha detto che un grappolo di ferraglia su un monumento sia gradevole o almeno accettabile solo perché qualche adolescente poco originale si ama?), chiavi che vanno ad inquinare ulteriormente l’Arno, spreco inutile di metallo e lo sbattone dei vigili urbani che periodicamente devono rimuovere i lucchetti con le tenaglie e l’olio di gomito.

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Il povero Benvenuto Cellini assediato dai lucchetti e dai bimbiminkia

Visita Firenze in bassa stagione – questo è naturalmente un vantaggio per i viaggiatori, che spendono meno trovano meno code nei musei e un centro storico poco affollato e decisamente più godibile rispetto ad agosto, ai ponti di primavera o alle giornate con i musei statali ad ingresso gratuito. Ma viaggiare in bassa stagione aiuta anche l’economia locale del settore turistico, perché favorisce la destagionalizzazione.

Cosa ne pensi? Hai altri consigli per visitare Firenze secondo i principi del turismo responsabile? Lasciami un commento!


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4 commenti

  • Brava Claudia, io non sopporto, ma non sopporto proprio quando un divieto viene deliberatamente disatteso perché tanto:
    sono solo io,
    è solo una volta,
    cosa vuoi che succeda,
    non mi vede nessuno.
    Se il divieto c’è, c’è anche la ragione!
    Comunque bravissima sono d’accordo in toto

  • Ho apprezzato tantissimo questo post, purtroppo il problema dell’ “overtourism” e del sovraffollamento è serio e sta creando più danni che altro. Sono d’accordo anche sugli abusivi, è un circolo vizioso che rovina tutti – e soprattutto non vedo perché io dovrei pagare le tasse anche per loro 😀

    • ciao Giulia, grazie per il tuo commento! Questo post in effetti andrebbe aggiornato perché in due anni e mezzo, da quando l’ho scritto, la situazione è persino peggiorata…

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