Cosa vedere a Roma in 3 Giorni

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Per vedere Roma non basta una vita. Non ho così tanto tempo a disposizione per la capitale, ma cerco di fare quello che posso: anche quest’anno ho fatto un breve viaggio da sola a Roma per visitare qualcuna delle sue meraviglie. Dopo averlo rimandato tante volte, questa volta ho deciso di fare un itinerario di Roma molto classico e di approfondire finalmente la conoscenza di alcuni dei monumenti più famosi e della Città del Vaticano, come il Colosseo e la basilica di San Pietro. Ma oltre ai grandi classici ho scoperto anche luoghi più originali e meno conosciuti, alcuni davvero emozionanti. Ma andiamo con ordine…cosa vedere a roma in 3 giorni

Sono stati tre giorni a Roma molto low cost, l’unica cosa su cui non ho risparmiato sono stati gli ingressi ai siti e le visite guidate. Ho trovato un’ottima offerta per andare in treno con Italo, 32 euro andata e ritorno da Firenze, partendo la mattina presto del primo giorno, tornando a Firenze la sera del terzo e ottimizzando i tempi.

Ho dormito in un ostello molto bello e altrettanto comodo, il New Generation Hostel Santa Maria Maggiore, che si trova nel rione Monti, a due passi dal Colosseo e dalla stazione Termini. Ha camerate da 6 persone ampie e pulite, zone comuni accoglienti con arredamenti moderni e curati e una cucina comune ben attrezzata. L’ho pagato 15 euro a notte, un ottimo rapporto qualità-prezzo.

Ora passiamo al sodo, ovvero cosa vedere a Roma in 3 giorni, i monumenti da visitare e naturalmente qualcosa di buono da mangiare.cosa vedere a roma in tre giorni

Cosa vedere a Roma in 3 giorni

Giorno 1

Sono arrivata in mattinata e dopo essermi sistemata in ostello sono uscita in esplorazione. Ho fatto una breve passeggiata lungo i fori imperiali – anche se poi ci sarei tornata per una visita completa non ho resistito, ci passo ogni volta che torno a visitare Roma – e dopo un pranzo veloce ho preso l’autobus che mi ha portato sulla via Appia antica per visitare le catacombe di San Callisto. Sono le catacombe più grandi di Roma, lunghe quasi 20 km, e sono molto importanti perché hanno ospitato le spoglie di 16 papi e numerosi martiri e santi, tra cui Santa Cecilia. Il biglietto di ingresso (8 euro) comprende la visita guidata in diverse lingue, che dura circa un’ora.roma cosa vedere in tre giorni

Purtroppo dentro non è permesso scattare foto e devi accontentarti di qualche parola, spero che bastino a farti capire quanto è stata interessante e affascinante questa esperienza. Le catacombe di epoca paleocristiana sono ricche di iscrizioni, graffiti, lastre in marmo, piccole sale decorate con splendidi affreschi raffiguranti i primissimi simboli cristiani: l’ancora, il pesce, l’orante. Tra le tante cripte e cubicoli dedicati alle spoglie dei martiri dove ancora si officia la messa, spicca la cripta dei papi, con la sua elegante architettura classica e le sepolture di 9 papi del III secolo, alcuni perseguitati e martirizzati dagli imperatori romani.

Sull’Appia antica, a pochi passi da queste, ci sono anche le catacombe di San Sebastiano. Avrei voluto visitarle ma erano chiuse per le festività natalizie, così sono tornata verso il centro.

Giorno 2

La mattina avevo prenotato una visita guidata al Colosseo e ai fori imperiali con City Wonders, e sono stata felicissima di averla fatta perché con le spiegazioni di una brava guida turistica è stato davvero come fare un salto nella storia romana. La visita guidata mi ha anche permesso di visitare parti del Colosseo non accessibili col fai-da-te, e cioè i sotterranei e il terzo anello, e ha ridotto al minimo lo sbattimento per code e acquisto dei biglietti.cosa vedere a roma in 3 giorni

I sotterranei del Colosseo sono da visitare assolutamente: sono l’unica parte del monumento che non è stata spogliata e modificata nei secoli, qui si può davvero capire quale complessa e organizzatissima macchina per l’intrattenimento fosse l’anfiteatro Flavio. Purtroppo quando piove tanto i sotterranei si allagano e non è possibile visitarli, ma io sono stata fortunata!

Il pomeriggio mi sono rilassata e invece di correre in giro per posti da vedere e affrontare lo sciopero dei mezzi pubblici ho preferito rimanere in centro e fare una passeggiata nei luoghi più classici e famosi di Roma, toccando la fontana di Trevi, piazza di Spagna e il Pantheon. Okay, qui non ho resistito e sono entrata a visitare il Pantheon e a portare un saluto alla tomba di Raffaello, tanto l’ingresso è gratuito.cosa vedere a roma in 3 giorni

Mi sono anche concessa un po’ di shopping: sono andata da Profondo Rosso Store, la piccola bottega degli orrori di Dario Argento. Un po’ libreria specializzata e un po’ negozio di curiosità, qui tutto è dedicato all’horror e generi affini, dalla fantascienza al thriller. Nel sotterraneo c’è un piccolo e sinistro museo dedicato a Dario Argento – il biglietto costa 5 euro – dove sono conservati alcuni cimeli e oggetti di scena di sui film, conditi da effetti speciali, luci, suoni e la voce del regista che guida il visitatore e commenta l’esposizione.

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Profondo Rosso

Giorno 3

Il terzo giorno è stato interamente dedicato alla Città del Vaticano: avevo prenotato in anticipo due visite davvero speciali e interessanti a cui tenevo molto, in luoghi di interesse straordinario.

La mattina presto ho fatto una visita guidata ai Musei Vaticani – sempre con City Wonders – che oltre alla pinacoteca comprendeva anche la scala del Bramante, chiusa al pubblico e accessibile solo con alcune visite guidate. E poi il museo etrusco, gli appartamenti vaticani con gli affreschi perfetti di Raffaello, e la Cappella Sistina con tutta la monumentale magnificenza di Michelangelo. La visita guidata si è conclusa all’interno della basilica di San Pietro, di fronte agli audaci marmi del Bernini e al suo incredibile baldacchino.

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la scala del Bramante

Il pomeriggio avevo la prenotazione per la visita alla necropoli vaticana, che è stata un’esperienza unica. La visita costa 13 euro, va necessariamente prenotata prima e si viene accompagnati da una guida in piccoli gruppi di massimo 14 persone. Qui, proprio sotto alla basilica di San Pietro, si può visitare uno dei luoghi più sacri della cristianità, la tomba di San Pietro con quelle che molto probabilmente sono proprio le sue ossa. È una visita emozionante non solo per il suo aspetto religioso, ma anche per quello storico e archeologico. Qui, ben prima della costruzione della basilica, c’era una necropoli romana di cui si sono conservate perfettamente molte tombe, con i loro splendidi affreschi e mosaici. Poi con la sepoltura dell’apostolo Pietro si sono aggiunte altre tombe cristiane. E a partire da quella semplicissima tomba così sacra, nei secoli si è costruita la basilica di San Pietro, strato dopo strato, rimanendo sempre sulla verticale del sepolcro del santo.

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Raffaello, la Scuola di Atene

Dove ho mangiato a Roma – tanto street food!

In questi tre giorni a Roma tra una visita culturale e l’altra ovviamente ho anche mangiato. E ho quasi sempre ripiegato sullo streed food per questioni sia di tempo che di denaro: veloce, economico e gustoso. Per molti indirizzi ringrazio Lucia di Mondovagando, che di mangiare a Roma se ne intende – trovi i suoi consigli nella mappa dei ristoranti.

  • Polpetteria AllBiOne – o AllBiBox, non ho capito esattamente quale dei due è il nome ufficiale. Non importa, quello che conta è l’idea geniale di questo locale a due passi dal Colosseo che serve solo polpette. Polpette al sugo di tanti tipi diversi con ingredienti di qualità, dop, igp e via dicendo, in contenitori da 3, 8 o 15 polpette. C’è anche il box che combina polpette, crocchettine di patate e una centrifuga di frutta e verdura.street food roma
  • Bonci – storico forno romano famoso per la pizza al taglio. Ha diversi negozi sparsi per la città, ce n’è uno comodo in zona Vaticano e un altro all’interno del nuovo Mercato Centrale proprio accanto alla stazione Termini. Il Bonci è un esempio perfetto che dimostra quali sublimi livelli abbia raggiunto l’arte della pizza al taglio a Roma.
  • Un’altra buona pizza l’ho mangiata da Alice Pizza, ci sono andata per caso perché è a due passi da piazza San Pietro e avevo poco tempo a disposizione, ma si è rivelata una casualità fortunata, la pizza era squisita.
  • Zizzi Pizza – questo locale lo segnalo non tanto per la pizza al taglio – che comunque sembra buonissima, con ingredienti di qualità e lievitata 48 ore – ma per i cartocci di alici fritte, le più buone che abbia mai mangiato. Ah, e anche i supplì sono buonissimi, memorabile quello al polpo e patate!roma street food
  • Tra pizze, supplì e alici fritte c’è stato spazio anche per una cena vera e propria in una trattoria romana. Con Lucia abbiamo scelto un po’ all’ultimo la Carbonara, dove ho mangiato un carciofo alla giudia – li adoro! – e un’ottima carbonara (e menomale che era buonissima, sennò dovevano cambiare nome).

Spero che la mia esperienza e i miei consigli ti siano stati utili, se hai altri suggerimenti su cosa vedere a Roma in 3 giorni lasciami un commento!


Qualche libro per approfondire Roma…


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