Visitare il Titanic Belfast è un’esperienza unica

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titanic belfast

Da quando ha aperto nel 2012 desideravo visitare il Titanic Belfast. Una bellissima architettura contemporanea che racchiude all’interno un museo moderno e interattivo dedicato alla tragedia navale più famosa e raccontata del mondo è un combinazione di fattori irresistibile.

Chiunque ci fosse già stato mi aveva detto che è bellissimo e coinvolgente: questo tipo di recensioni non facevano altro che aumentare la mia curiosità e le mie aspettative. Non è certo una missione facile creare un grande museo su un evento, quando quasi tutte le tracce fisiche dell’evento in questione sono sotto 3800 metri di oceano. Così appena sono arrivata in città sapevo già cosa fare: giusto il tempo di mollare lo zaino in ostello e sono andata a visitare il Titanic Belfast!

Se stai pensando di visitare questa città può interessarti anche cosa vedere a Belfast.

 
Se invece vuoi scoprire l’itinerario e le tappe leggi il racconto del mio viaggio in Irlanda da sola!

Dove si trova il Titanic Belfast: il Titanic Quarter

hall interna del museo titanic belfast

Il museo si trova nel Titanic Quarter, quella che una volta era la zona dei cantieri navali della storica compagnia Harland and Wolff di Belfast. Il Titanic fu costruito qui, così come altri transatlantici della stessa compagnia di navigazione, la White Star Line. Nel corso del ‘900 i cantieri navali sono andati in crisi e l’area è stata progressivamente abbandonata. Molti edifici industriali sono stati demoliti, ma non la darsena del titanic né le due enormi gru a ponte soprannominate David and Goliath, diventate ormai un’icona della città. Anzi questi luoghi sono stati classificati come monumenti.

Nel 2005 si è deciso di costruire il Titanic Belfast e di dare il via ad un “effetto Bilbao”, ovvero utilizzare un nuovo polo d’attrazione turistico dall’architettura d’impatto come un motore, per rigenerare l’intera zona e trasformarla in un quartiere di cultura e intrattenimento. L’architettura è opera di Eric Kuhne, che voleva evocare le forme delle prue delle navi, ma anche quelle cristalline degli iceberg e forse anche il logo della White Star Line, una stella bianca a cinque punte.

Nel Titanic Quarter hanno già aperto anche un parco scientifico ad alta tecnologia, un grande hotel, un campus universitario e gli studios cinematografici dove sono state girate le scene interne di Game of Thrones. E molte altre attività sono in arrivo.

Come raggiungere il Titanic Belfast

La zona è un po’ decentrata, si trova sulla sponda opposta al centro del fiume Lagan. A piedi costituisce una passeggiata fattibile ma lunga. Dal mio ostello era ancora più lunga così ho preso l’autobus n. 26 e ci sono arrivata in pochi minuti.

interno del museo titanic belfast

Visitare il Titanic Belfast

Visitare questo museo è una di quelle esperienze che ti fanno dimenticare per qualche ora il mondo esterno mentre ti immergi completamente in una storia del passato. L’edificio è enorme e si articola si più piani: in tutto ci sono nove gallerie che ricostruiscono con precisione tutti i momenti della breve ma sensazionale esistenza del Titanic. Il contesto di Belfast agli inizi del Novecento e la costruzione del transatlantico nei cantieri della Harland and Wolff sono rievocati ricostruendo le storie dei tantissimi operai che ci hanno lavorato, più o meno specializzati. Ma soprattutto il cantiere rivive di nuovo attraverso una specie di trenino-cabinovia che porta il visitatore in un viaggio fisico di qualche minuto attraverso una ricostruzione dei cantieri, con suoni, voci e testimonianze originali. Ed è molto divertente! (adoro queste cose, come quando ho fatto la visita nella ricostruzione di una miniera di carbone al Museo della Scienza e dell’Industria di Chicago).

Poi viene raccontato il varo e sono ricostruiti gli arredamenti del Titanic, che colpiscono per il lusso sfrenato della prima classe, ma anche per la semplice praticità delle classi inferiori e degli alloggi del personale.

A questo punto si raggiungono le gallerie più emozionanti, quelle dedicate allo scontro con l’iceberg, ai drammatici momenti della richiesta di aiuto, dell’evacuazione e dei soccorsi. Minuti e secondi. Richieste di sos. Centimetri di acqua che sale lungo le fiancate. Non si può fare a meno di provare ansia e paura, finché non arriva il momento del tragico momento dell’affondamento. Tutta questa serie di eventi, avvenuti nell’arco di poche decine di minuti, sono raccontati con precisione, ancora una volta attraverso le testimonianze dei protagonisti, i sopravvissuti che hanno potuto raccontarli al mondo. Le sorti delle persone a bordo, personale o passeggeri che fossero, sono narrate da voci registrate, lettere, fotografie, articoli di giornale. Un coro di voci che si sono messe a gridare tutte insieme nel momento in cui la Carpathia sbarcò a New York con i sopravvissuti tratti in salvo, 3 giorni dopo il naufragio.

cabina di prima classe del titanic ricostruita

Il viaggio attraverso la storia del Titanic prosegue analizzando le conseguenze del naufragio: non soltanto le responsabilità e le cause dell’alto numero di vittime, ma anche i provvedimenti che sono stati presi a bordo delle navi per evitare tali sciagure in futuro. Una piccola sala è dedicata alla figura del Titanic nella cultura pop, diventato protagonista di film, libri, miti, leggende e teorie complottistiche. Il tutto con l’insopportabile canzone di Celine Dion in sottofondo. E se c’è una cosa che mi sta più sulle palle del film di James Cameron, è proprio la canzone di Celine Dion che fa da colonna sonora al suddetto polpettone. Nessuno è perfetto, nemmeno il Titanic Belfast.

L’ultima sala è dedicata al Titanic com’è oggi. E cioè affondato a 3800 metri di profondità nell’Oceano Atlantico del Nord, nuovo habitat per centinaia di specie di pesci, coralli, microrganismi, che sono cresciuti sul relitto, sugli oggetti che erano a bordo, sparsi nel raggio di centinaia di metri, e sui resti delle 1518 vittime. Pochi anni fa dei ricercatori sono riusciti a individuare il relitto ed esplorarlo a distanza con l’aiuto di un robot dotato di telecamere: la vasta porzione di fondale dove riposa è accuratamente ricostruita e si può esplorare virtualmente, ascoltando la storia che alcuni oggetti della nave hanno da raccontare.

Penso che non ci sia bisogno di dire quanto mi sia piaciuto questo museo. Come ho detto all’inizio la sfida era dura, ma il Titanic Belfast senza dubbio l’ha vinta. La visita è un vero e proprio viaggio in prima persona attraverso la storia del transatlantico più famoso del mondo, dove la tecnologia è al servizio del coinvolgimento emozionale e contribuisce a rendere realistiche le atmosfere che vengono man mano ricreate lungo il percorso di visita.

architettura esterna del museo titanic belfast

Visitare la SS Nomadic

Non si può visitare il Titanic Belfast senza fare anche un giro a bordo della SS Nomadic. È una piccola nave conservata in una darsena di fronte al museo e costituisce un breve ma interessante approfondimento della storia. La SS Nomadic era infatti la nave tender che trasportava i passeggeri dai moli del porto di Cherburg, Francia, a bordo del Titanic – troppo grande e profondo per arrivare nelle darsene comuni – e dava ai passeggeri un assaggio del lusso e dei comfort che avrebbero trovato a bordo del transatlantico. La nave a vapore ha attraversato gli anni cambiando funzione e sopravvivendo a due guerre mondiali: oggi costituisce una testimonianza preziosa e unica (è l’unico vascello della White Star Line ancora esistente) che completa la visita del Titanic Belfast.

La SS Nomadic si visita in autonomia in pochi minuti, dopo una breve spiegazione introduttiva da parte di una delle guide che aspettano i visitatori all’ingresso. Ti do un consiglio: fai un salto nei bagni, sono bellissimi!

nave ss nomadic

Puoi averne un assaggio (sia dei bagni che di tutta la SS Nomadic!) guardando il video che ho realizzato e che trovi sul mio canale YouTube. Iscriviti per vedere altri video di viaggi! (ma anche di libri, cimiteri, Firenze…)

Informazioni pratiche per visitare il Titanic Belfast

Quanto tempo ci vuole per visitare il museo?

Per vedere tutto con attenzione ci vogliono almeno 2 ore e mezzo, ma se non avessi avuto i tempi ristretti dall’orario di chiusura io ci sarei stata ancora di più.

C’è coda?

Quando ci sono stata io non c’erano file, ma ci possono essere code anche molto lunghe in alta stagione, e può essere una buona idea prenotare i biglietti online. Sul sito ufficiale si può anche prenotare un afternoon tea in stile 1915 in una ricostruzione del salone del Titanic!

Costo del biglietto

Il costo del biglietto è di 18 sterline per un adulto. Okay, è tanto, ma ne vale assolutamente la pena. Ci sono comunque biglietti ridotti e sconti per famiglie.

Orari di apertura

Il museo Titanic Belfast aperto tutti i giorni della settimana con orari variabili a seconda dei mesi dell’anno, controlla sul sito per verificarli.

All’interno del museo si possono fare foto ma non video, mentre a bordo della SS Nomadic non c’è alcuna restrizione.


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6 commenti

  • Una bellissima idea viaggio…cercherò di fare questa esperienza al più presto..grazie..

  • Davvero interessante, mai sentito nominare questo museo. Ma é un appunto da fare e visitare prima o poi.

    • Ciao Claudio, ti consiglio di passare qualche giorno a Belfast, ha molto da offrire, questo museo fantastico è solo (hem… permettimi la battutaccia) la punta dell’iceberg!

  • Ciao Claudia, ad agosto partirò anch’io per Belfast. In realtà e’ una delle tappe che farò in UK. Grazie al tuo blog avrò qualche aiutino. Molte delle tappe che ho in programma sono già state visitate da te 😀

    E grazie anche per la recensione. Ha confermato il desiderio di visitare Belfast ed il museo.

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