Visitare le cave di marmo di Carrara in fuoristrada
Quella tra Carrara e il marmo è una relazione lunga 2000 anni, e ormai la città e il suo prezioso materiale sono quasi sovrapponibili, due idee difficilmente separabili. Quindi se si viene da queste parti bisogna per forza visitare le cave di marmo di Carrara.
Io c’ero già stata da piccola, in gita con scuola, e avevo solo qualche vago ricordo di esplosioni spettacolari: volevo tornarci da adulta e me lo ero ripromessa da tanto, quindi sono stata molto contenta quando me ne è capitata l’occasione. Nonostante il disappunto di scoprire che le esplosioni con la dinamite non le fanno più.
- Forse può interessarti anche: cosa vedere a Carrara
Perché visitare le cave di marmo in fuoristrada
Molti tour organizzati per visitare le cave di marmo di Carrara vengono effettuati in autobus: sono una soluzione economica, ma che non permette di vedere molto. Questo perché tutti i bus turistici si fermano ad una cava piuttosto bassa, dove si concentrano ogni giorno decine di visitatori, e non hanno il permesso di accedere alle cave più alte.
Per raggiungere quote superiori, dove i cavatori lavorano attivamente, ci vogliono mezzi speciali per risalire le ripide e scivolose strade scavate nella montagna e fatte di fango di polvere di marmo.
Per questo ti consiglio assolutamente di fare un tour delle cave di marmo in fuoristrada 4 x 4 (questo è il tour che ho scelto per me).
La mia esperienza alle cave di Carrara
Visitare le cave di marmo di Carrara in fuoristrada è stata un’esperienza indimenticabile e a tratti adrenalinica: è stato molto divertente e ci ha portati vicinissimi ai cavatori al lavoro, tra ruspe giganti e cavi diamantati che segavano blocchi di pietra.
Abbiamo percorso una lunga galleria scavata nella montagna, stretta e freddissima, per poi sbucare fuori e ritrovarsi di fronte lo spettacolo delle Alpi Apuane, che nei punti dove ci sono le cave si aprono per mostrare il loro cuore di pietra bianca.
E grazie alla guida non è mancata la parte informativa del tour, che ci ha fatto conoscere la storia di Carrara, che è la storia del marmo stesso, e tutto quello che viene prima e dopo l’estrazione del marmo, ieri ed oggi.
Sappiamo tutti quali sono stati gli usi più nobili del marmo di Carrara, dalle opere di Michelangelo a quelle di Canova. Ma persino la polvere residua della lavorazione del marmo è preziosa, e viene utilizzata per moltissimi (spesso impensabili) usi, dalla cosmetica all’industria alimentare.
A proposito di Michelangelo, il tour include anche una visita alla famosa cava Michelangelo, chiama così perché è quella da cui proveniva il marmo bianco usato dal grande artista per le sue opere. Oggi la cava è esaurita e inattiva, quindi si può visitare.
Degustazione di lardo di Colonnata
Il tour si è concluso nel modo migliore, e cioè con una degustazione di lardo di Colonnata alla Larderia La Stazione, a pochi passi dalle cave. Qui non solo abbiamo potuto assaggiare il lardo, ma abbiamo anche capito cos’è che lo rende così speciale: una lunga tradizione e il rapporto strettissimo con il territorio.
Il marmo nobilita il maiale, trasformando un pezzo di grasso di suino in un prodotto unico e di alto valore.
A questo nobile prodotto del territorio ho dedicato un approfondimento: scopri tutto sul lardo di Colonnata!
Informazioni pratiche per visitare le cave di marmo di Carrara
- Il tour è durato circa 2 ore e mezzo, con partenza e arrivo dal centro di Carrara.
- Per affrontare questa bella escursione ti consiglio di indossare abiti ma soprattutto scarpe comode.
Io ho prenotato il mio tour online (questo qui), utilizzando come sempre il portale GetYourGuide (lo uso spesso perché ha prezzi molto convenienti, è affidabile e prevede la cancellazione gratuita).
A Carrara non ci sono solo le cave: ho passato un paio di giorni da queste parti perché volevo visitare anche il cimitero monumentale di Marcognano, bello come Staglieno a Genova e ricco di sculture (di marmo naturalmente) molto romantiche. Ti consiglio di visitarlo se cerchi qualcosa fuori dagli itinerari più battuti nella provincia di Massa e Carrara, poco conosciuta ma che ha tanto da offrire.
Approfondimenti su viaggi, cimiteri e molto altro:
Grazie, Claudia, per questo sentito articolo sulla bellezza del mio territorio! Persino per me che lo conosco bene visitarlo in fuoristrada è stato un surplus eccezionale! 🙂
concordo, il fuoristrada e Gabriele sono stati davvero la ciliegina sulla torta (di riso)!