Cosa vedere a Copenaghen: il mio itinerario di 2 giorni

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Copenaghen val bene un viaggio. Anche se la Danimarca è una destinazione cara, soprattutto d’estate, un paio di giorni nella capitale non si negano a nessuno. Io mi sono fermata in città due giornate piene, più una mattinata andata via in preparativi, colazione vichinga e giro in bici nella campagna circostante. Due giorni non sono molti, sono un tempo appena sufficiente a vedere le cose principali, ideali per avere un assaggio della città e per farsi venire la voglia di tornare. Ma ottimizzando bene il tempo e pianificando prima cosa vedere a Copenaghen in due giorni sono riuscita a fare (quasi) tutto quello che avevo progettato.

Come guida ho usato la pratica Lonely Planet Pocket, perché la mia vecchia edizione della Routard dei paesi scandinavi era ormai datata.

Se cerchi un alloggio nella capitale danese leggi il mio articolo su dove dormire a Copenaghen!

Copenaghen in due giorni: il mio itinerario

cosa vedere a Copenaghen in due giorni

E adesso bando alle ciance, ecco qui il mio itinerario di due giorni a Copenaghen, cosa vedere secondo me: le attrazioni più famose della città mi hanno francamente delusa, mentre le zone più interessanti mi erano state consigliate da amici e non erano segnalate sulle guide, o al massimo solo di sfuggita. Io ho noleggiato una bicicletta, il mezzo perfetto per spostarsi, visto che le piste ciclabili e la civiltà umana abbondano per le strade danesi, ma per i pigri ci sono degli efficienti mezzi pubblici che coprono tutta la città.

Dopo ho raggiunto Malmo, in Svezia, percorrendo il lungo ponte che collega le due città. Leggi qui se vuoi scoprire cosa vedere a Malmo!

street art a Copenaghen

Primo giorno a Copenaghen

Ho dedicato il primo giorno all’esplorazione del centro storico della città, del caratteristico quartiere di Nyhavn e della zona a nord dove si trova la Sirenetta. Ecco l’itinerario in dettaglio:

Mattina: il centro storico e Nyhavn

La mattina del primo giorno l’ho dedicata al centro di Copenaghen e alla sua parte più storica, iniziando dalla Radhusplein, la piazza del municipio (il Radhus), e imboccando la Strøget, una lunghissima via pedonale (che in realtà sono cinque strade in successione) piena di caffè, ristoranti, negozi di lusso e catene di abbigliamento. Iperturistica e molto affollata, ma comunque interessante grazie ai gli edifici rinascimentali e barocchi che si affacciano lungo il percorso.

Ecco delle attività da fare nel centro storico:

La Strøget termina proprio dove comincia il delizioso quartiere di Nyhavn, il porto turistico della città. Le facciate tradizionali danesi delle abitazioni si affacciano su un canale dove sono ormeggiate eleganti barche a vela, mentre sulle strade centinaia di turisti passeggiano fermandosi in uno dei tanti caffè e ristoranti. Nyhavn è una zona molto bella, ma è anche piuttosto turistica, affollata e se possibile ancora più cara della media danese; nonostante questo una passeggiata è d’obbligo, magari al tramonto.

barche lungo il canale nel quartiere nyhavn
Nyhavn

Pomeriggio: Amalienborg, la Sirenetta e il National Museet

Proseguendo si raggiunge Amalienborg, la residenza reale danese, che oggi ospita la Regina Margarethe. Ogni giorno alle 12 si svolge la cerimonia del cambio della guardia, con tanto di banda musicale. Ad Amalienborg c’è anche un museo allestito in alcune delle sale reali che conservano gli arredamenti originali, ma ho deciso di non visitarlo e di risparmiare tempo e denaro per altri musei.

Da qui ho camminato fino al Kastellet, una antica cittadella fortificata, oggi trasformata in un parco pubblico. Canali, prati ombreggiati da grandi alberi ed un mulino a vento: è il luogo ideale dove fermarsi a mangiare un panino in mezzo al verde.

La famosa Sirenetta è proprio a due passi, appollaiata su uno scoglio sul molo di fronte alla fortezza. Come tutti ero curiosa di vederla, anche se sapevo già dai racconti di amici che sarebbe stata una delusione. Ed è infatti lo è stata: la Sirenetta è insignificante, una piccola statua posta sullo sfondo più brutto di Copenaghen (una zona industriale sull’altro lato dello stretto) e niente di più. Il percorso per raggiungerla è più interessante della Sirenetta stessa. All’andata passando dal parco del Kastellet, al ritorno passeggiando lungo il molo e ammirando i grandi velieri ormeggiati.

statua della sirenetta di copenaghen

Il resto del pomeriggio l’ho passato dentro ad uno dei musei più grandi e interessanti, il National Museet, il Museo Nazionale che racconta la storia della Danimarca dalla preistoria ai giorni nostri attraverso reperti archeologici straordinari. Altre sezioni del museo sono dedicate ad altre civiltà antiche come quella egizia, quelle classiche e quelle del Medio Oriente. Da non perdere la sezione che espone le mummie di palude, conservate intatte dall’età del ferro grazie alle torbiere acide del Nord Europa.

Per approfondire l’argomento delle mummie di palude leggi il mio articolo su La Ragazza di Yde a Assen

Secondo giorno a Copenaghen

Ecco l’itinerario che ho seguito il secondo giorno, tra birra, musei e vita notturna.

bottone dormire a copenaghen

Mattina: fabbrica Carlsberg e quartiere di Nørrebro

Dopo una bella colazione vichinga ho pedalato in direzione periferia est, per visitare la fabbrica della Carlsberg, con il relativo museo dedicato alla birra e alla storia di questa famosa marca. L’ingresso costa 9 euro, l’edificio storico è davvero particolare e la visita è stata interessante ma niente di speciale. Probabilmente sarebbe stato meglio partecipare ad uno dei tour guidati tematici, ma vanno prenotati in anticipo e non mi ero organizzata.

elefanti di pietra all'ingresso della fabbrica della birra carlsberg
L’ingresso monumentale della vecchia fabbrica Carlsberg

Per tornare verso il centro ho deviato per pranzare e fare un giro nella zona di Nørrebro, un quartiere popolare decentrato e per niente turistico. Tra squat e case popolari molti edifici stanno subendo ristrutturazioni e la zona si sta facendo sempre più interessante per i giovani. Lungo la via principale, la Elmegade, e nelle stradine che la incrociano, si trovano piccoli caffè molto caratteristici, birrerie, negozi di dischi, di modernariato e abbigliamento vintage.

Pomeriggio: Museo delle Belle Arti

Il resto del pomeriggio l’ho trascorso visitando lo Statens Museum for Kunst, ovvero il museo delle Belle Arti: un tuffo nella pittura danese e scandinava del passato, con opere e artisti di grande rilievo, anche se non sempre famosi. Comunque ci sono anche le star della pittura europea come Rembrandt, Munch, Picasso, Matisse (tanto Matisse!) e diversi pittori italiani, Mantegna su tutti.

Sera: Christiania oppure i Giardini di Tivoli?

Christiania l’ho lasciata per ultima, visitandola di sera, quando ci sono meno turisti e si può intuire meglio la vita dei residenti fissi. Christiania è una città nella città, una libera democrazia di idealisti e emarginati nata spontaneamente dall’occupazione di una zona militare lasciata libera negli anni ’60. Oggi le cose sono diverse, Christiania è diventata un’attrazione per turisti, anche se i suoi abitanti continuano a difendere il loro stile di vita – infatti le foto sono proibite. Quello che richiama il 90% dei visitatori sono le droghe leggere, che qui sono tollerate e vendute nelle stradine, tra banchetti di artigianato fricchettone e chioschi di cibo etnico, mentre per le droghe pesanti c’è tolleranza zero.

Christiania è stata una grossa delusione: gli echi della rivoluzione sono lontani, ormai sembra una piccola Disneyland per turisti in cerca di erba che sentono la nostalgia dei coffee shop di Amsterdam, con vecchi hippies recitano il loro ruolo. Davvero c’è bisogno di venire fino a qua per fumarsi una canna?

giradini di tivoli

Un’alternativa a Christiania – soprattutto per chi è allergico alle canne e agli hippies – può essere una serata ai giardini di Tivoli. Questo è il parco di divertimenti più antico d’Europa,ha oltre 150 anni! Ed ancora oggi è uno dei più popolari e frequentati del mondo. Nonostante i Giardini di Tivoli si siano aggiornati negli anni, molti degli edifici sono quelli originali di metà ‘800 e l’atmosfera è rimasta quella di una volta.

Peccato non aver avuto tempo per un’escursione a Kronborg, il castello di Amleto, che si trova a circa un’ora di treno dalla capitale. Sarà per la prossima volta, ma se hai un giorno extra ti consiglio davvero di visitarlo.

E tu ci sei stato? Hai altri consigli da aggiungere ai miei su cosa vedere a Copenaghen in due giorni? Fammelo sapere con un commento!


Per organizzare il tuo viaggio ti consiglio:

copenaghen itinerario di due giorni
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