Isole Faroe, cosa vedere e fare: trekking, escursioni, villaggi

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Cosa vedere alle Isole Faroe? Qui non si viene certo per la vita notturna e nemmeno in cerca di musei e cultura (anche se naturalmente ci sono). Se si affrontano il viaggio e le spese necessarie per arrivare fino a queste isole remote e spelacchiate, è principalmente per fare trekking e escursioni nella natura, per il birdwatching e per godere appieno dei paesaggi e della vita all’aria aperta.

In questo post ti racconto i trekking e le escursioni giornaliere che ho fatto alle Faroe, con tutte le informazioni e i consigli per affrontare il viaggio al meglio e riducendo le sorprese al minimo (eliminarle è impossibile, anche il meteo è una continua sorpresa e potrebbe stravolgere ogni piano).

P.s. Sono una grande fan dei pulcinella di mare, o puffins, sono uno dei motivi per cui volevo visitare queste isole. Quindi ti ho segnalato anche tutti i luoghi dove li ho avvistati! Allerta Puffin!

Per organizzare il tuo viaggio leggi anche:

Cosa fare alle Isole Faroe: trekking

Io e i miei compagni di viaggio siamo stati molto fortunati, perché il meteo è stato clemente e siamo riusciti a fare tutti i trekking che avevamo in programma. Ecco quelli da non perdere:

cosa vedere alle isole Faroe
I faraglioni della scogliera di Drangarnir

Trekking alla scogliera di Drangarnir

La scogliera di Drangarnir è uno dei luoghi più famosi, iconici e fotografati delle Faroe, con i suoi faraglioni che si spingono nel mare, e con il suo impressionante arco di roccia. Si trova sull’isola di Vagar ed è davvero imperdibile.

Però bisogna tenere conto che è un trekking piuttosto impegnativo e anche pericoloso in alcuni tratti, dove si deve camminare su una striscia di terreno sospesa sopra al margine della costa, a picco sul mare. Il trekking ha una durata di circa 2 o 3 ore (solo andata). Al ritorno, se non si vuole affrontare di nuovo l’impervia camminata sul bordo di un precipizio, si può prendere una barca che ti riporta in pochi minuti al villaggio di Sørvágur, passando attraverso l’arco di roccia della scogliera. La barca però è attiva soltanto se il mare è in buone condizioni.

Il percorso per raggiungere la scogliera di Drangarnir è su un terreno privato: per potervi accedere è obbligatorio prenotare l’escursione con una “guida” del luogo (un membro della famiglia dei proprietari). Ho messo “guida” tra virgolette perché più che per la guida (che di fatto non ci ha guidate) si paga per l’accesso. Noi abbiamo pagato 550 corone faroesi a testa (più 100 corone per la barca al ritorno). Puoi prenotare il trekking a Drangarnir sul sito hiking.fo.

Per questa escursione calcola che potrebbe volerci solo l’intera mattinata (se riesci a prendere la barca) oppure anche una buona parte del pomeriggio (se devi tornare a piedi). Quindi non sovraccaricare troppo il resto della giornata di cose da fare.

trekking alla scogliera di Drangarnir
trekking alla scogliera di Drangarnir

Il lago sospeso di Sørvágsvatn

Un altro dei luoghi più famosi delle Faroe è il lago di Sørvágsvatn, chiamato anche Leitisvatn, sempre sull’isola di Vagar. È famoso principalmente per una curiosa illusione ottica, per la quale il lago, se osservato da un certo punto di vista, sembra essere sospeso su uno sperone roccioso a picco sul mare. E invece è molto basso, si trova praticamente al livello del mare. A parte l’illusione ottica, è una bella camminata tra i pascoli dell’isola, con alcuni affacci sulle scogliere a picco veramente da brivido (e ci sono i pulcinella di mare!).

Per raggiungere il lago sospeso di Sørvágsvatn bisogna percorrere un trekking di circa 3 km (altrettanti al ritorno), non troppo difficile ma in forte pendenza. L’accesso al sentiero è a pagamento, bisogna lasciare 200 corone a testa in una cassettina posta all’inizio.

L’inizio del percorso di trekking si trova a qualche centinaia di metri fuori dal villaggio di Miðvágur.

lago sospeso Sørvágsvatn
Il lago sospeso di Sørvágsvatn. Foto di Giulia Cimarosti

Slættaratindur, la montagna più alta delle Faroe

Lo Slættaratindur, con i suoi 880 metri, è la vetta più alta di tutte le Isole Faroe. Si trova nella parte nord dell’isola di Eysturoy, e il villaggio più vicino è Eiði. Noi abbiamo parcheggiato la macchina alla base del monte, in una località chiamata Eiðisskarð. Da qui si raggiunge la sommità in circa un paio d’ore con una camminata faticosa per la salita, ma alla portata di tutti. Il ritorno è ovviamente molto più veloce, ma camminare in ripida discesa è più difficile.

La cima piatta della montagna offre una vista del paesaggio a 360 gradi (almeno nel raro e fortunato caso in cui non ci sia nebbia, pioggia o nuvole basse) ed è l’unico luogo delle Faroe da cui si può osservare il tramonto e l’alba dallo stesso punto (cosa che i faroesi amano fare, soprattutto nelle lunghe giornate di estate, quando la notte dura solo un paio d’ore).

Trekking a Suðuroy

Questi due percorsi li ho messi in un paragrafo separato perché si trovano sull’isola di Suðuroy, la più lontana: arrivarci richiede un viaggio in traghetto di un paio d’ore, e il traghetto passa solo un paio di volte al giorno. Di conseguenza per visitare Suðuroy bisogna calcolare di passarci almeno due giorni, e non tutti decidono di farlo, con il rischio magari di rimanere bloccati sull’isola in caso di maltempo e traghetto sospeso.

Io e le mie compagne ci siamo prese il rischio e ci è andata bene, non abbiamo trovato condizioni meteo così brutte da mandare all’aria i nostri piani. Però c’era così tanta nebbia che a volte non siamo riuscite a vedere letteralmente nulla che fosse a oltre un metro dai nostri occhi.

Valle e lago di Hvannhagi

Un trekking molto facile di circa un’oretta, che parte dal villaggio di Tvøroyri. Il percorso porta ad un punto panoramico dal quale si può ammirare la vista della vallata e del lago vicino alla costa. Nelle giornate limpide si può vedere anche l’isoletta di Lítla Dímun, abitata solo dalle pecore e perennemente sormontata da una nuvoletta. Noi non abbiamo visto nulla di tutto questo a causa della nebbia fitta, e siamo riuscite a non perderci solo grazie ai segnali arancioni lungo il percorso. Ma non si può mai sapere se, al momento in cui si raggiungerà un luogo, la vista sarà coperta o no. Il tempo cambia davvero molto velocemente alle Faroe, ed è impossibile fare previsioni.

isola di litla dimun vista da suduroy, con pecore
L’isoletta di Litla Dimun con la sua nuvoletta perenne, e le onnipresenti e simpatiche pecore faroesi

Gola e ponte sospeso di Ásmundarstakkur

Il sentiero di trekking parte appena fuori dal villaggio di Sandvík, si lascia la macchina prima del cancello di ferro e si risale la montagna lungo una strada battuta per circa un’ora e mezzo. Questa prima parte è molto facile, mentre l’ultima parte è più breve ma molto ripida, tanto che è stata messa una specie di ferrata per aiutarsi nella salita. Quella corda di ferro da seguire è utilissima anche in caso di nebbia, per non perdersi nel nulla. Una volta arrivati in cima all’altura, bisogna attraversare un piccolo ponte di legno sospeso sul vuoto (che non mi ha ispirato nessuna fiducia), per poi finalmente godere della vista della scogliera e del suo faraglione. Sempre a condizione che la nebbia non copra tutto.

  • Nota: il ponte di legno Ásmundarstakkur è attualmente chiuso per manutenzione! 
ponte di legno sospeso nella nebbia a Suduroy
Giulia sul famigerato ponte di legno che ammira la nebbia

Cosa vedere alle Faroe: punti panoramici

Per fortuna non tutti i luoghi interessanti delle Faroe richiedono trekking faticosi e pericolosi! Alcuni si possono ammirare comodamente da punti panoramici facili da raggiungere.

Trollkonufingur, il dito del troll

Il Trollkonufingur, ovvero il dito del troll, è un imponente faraglione che sorge di fronte alla scogliera dell’isola di Vagar. La sua forma in effetti ricorda quella di un dito che dal mare si alza verso il cielo.

Il punto panoramico da cui si vede meglio si trova vicino al villaggio di Sandavágur, e si raggiunge con una breve camminata di 5-10 minuti. Allerta puffins svolazzanti su questo tratto di costa!

Cascata di Mulafossur

La cascata più famosa delle Isole Faroe si trova sull’isola di Vagar, a pochi minuti di distanza dal villaggio di Gásadalur, 25 case in tutto, accessibile grazie a un tunnel costruito solo nel 2015.

Il punto panoramico per osservare la cascata si trova a pochi minuti a meno di 5 minuti a piedi dal villaggio (dove c’è un apposito parcheggio), ed è da brivido. Ci si trova proprio a picco sul mare, di fronte alla cascata, circondati da pulcinella di mare e altri uccelli che nidificano sulla scogliera. Inutile ripetere che nelle giornate di brutto tempo non si vede nulla a causa della nebbia e delle nuvole basse. Inoltre quando c’è molto vento la cascata diventa quasi invisibile, perché il suo flusso d’acqua viene disperso nell’aria dal vento.

cascata di mulafossur
Cascata di Mulafossur

Risin og Kellingin, il Gigante e la Strega

Vicino al parcheggio di Eiðisskarð, (quello in cui si lascia la macchina per salire sulla cima del monte Slættaratindur), c’è un punto di osservazione dal quale si ha una vista perfetta del Risin og Kellingin. Si tratta di due faraglioni il cui nome evocativo, “il Gigante e la Strega”, è legato a una leggenda locale.

Escursioni giornaliere da fare alle Faroe

Alcune isole dell’arcipelago sono talmente difficili da raggiungere per vari motivi, che per visitarle è necessario organizzare un’escursione giornaliera con un certo anticipo. Mi riferisco in particolare alle isole di Mykines e Kalsoy. Meritano entrambe lo sbattimento di organizzare l’escursione, ma nel caso di Mykines tutto è più complicato.

Poiché su entrambe le isole c’è un solo locale caffetteria-ristorante (con poca scelta e prezzi alti), organizzati per portarti un pasto e qualche snack.

villaggio di Mykines con pulcinella di mare
Escursione a Mykines: pulcinella di mare a due passi dal villaggio

Escursione giornaliera a Mykines

Mykines è imperdibile perché è il luogo perfetto per osservare da vicino i puffins (pulcinella di mare), che qui nidificano in abbondanza e senza essere troppo disturbati dalle persone. L’isola infatti è piccolissima, ci sono soltanto 14 residenti fissi, e l’accesso dei visitatori esterni è limitato. Per questo è importante prenotare l’escursione il prima possibile (e puoi prenotarla su questo sito). L’escursione giornaliera in barca comprende anche un’oretta di navigazione per ammirare le scogliere di Vestmanna.

Puoi anche andare a Mykines in autonomia, c’è un traghetto due volte al giorno che parte da Sørvágur attivo da maggio a agosto. Naturalmente in caso di cattive condizioni del mare vengono cancellati sia i traghetti che le escursioni in barca.

Una volta arrivati a Mykines si possono passare ore a osservare i puffins a meno di due o tre metri di distanza. Se ne stanno appollaiati sul bordo delle scogliere verticali dell’isola, ed è fin troppo facile avvicinarsi a loro. Mykines è come un cuneo di pietra che emerge dal mare, affilato e spaccato in modo che ogni sua costa si trasformi in una scogliera da brivido. Se non soffri di vertigini puoi anche compiere il breve (ma spaventoso) trekking fino al faro dell’isola, che sorge all’estremità di uno sperone di roccia.

cosa vedere alle isole Faroe
Allerta Puffin!

Tanto per essere chiara, girare per Mykines (come in altri luoghi delle Faroe) può essere molto pericoloso. Non ci sono certo parapetti a proteggerti dal baratro, e ci vuole un attimo per precipitare giù e spiccicarsi. Molti faroesi sono morti in questo modo, e conoscevano le insidie del posto. Non voglio spaventarti, ma penso che sia importante dire le cose come stanno in modo che tu possa prestare la giusta attenzione e non sottovalutare i pericoli.

Escursione a Kalsoy e al faro di Kallurin

Questa escursione può essere fatta in autonomia, ma richiede un minimo di organizzazione a monte. Questo perché l’isola di Kalsoy è raggiungibile solo con un piccolo traghetto da Klaksvik, che non si può prenotare in anticipo ed ha posti limitati: può imbarcare solo 17 auto, chi arriva dopo deve lasciare l’auto e imbarcarsi come passeggero. Quando sono andata io il traghetto regolare era in manutenzione, e il traghetto sostitutivo non imbarcava le auto. Questo non è un grosso problema, perché una volta sbarcati sull’isoletta c’è un autobus che fa la spola con l’unica località di interesse, ovvero l’inizio del trekking che porta al famoso faro di Kallurin.

Il trekking è facile ma faticoso per via della salita, che in circa un’ora e mezzo raggiunge il faro posto sul bordo di una delle scogliere più alte e impressionanti di tutto l’arcipelago. Allerta Puffins! I percorsi intorno al faro di Kallurin sono pericolosi e vertiginosi, ma offrono viste splendide del faro e delle scogliere di Kalsoy.

Al ritorno assicurati di ridiscendere prima della partenza dell’ultimo autobus e dell’ultimo traghetto per poter lasciare l’isola, perché pernottare qui può essere molto costoso!

il faro di Kallurin sull'isola di kalsoy
Il faro di Kallurin

Cosa vedere alle Isole Faroe: i villaggi tradizionali

Se ti piacciono i piccoli villaggi tradizionali, alle Faroe troverai pane per i tuoi denti. Persino la capitale Tórshavn è poco più di un grosso villaggio, e il suo centro storico è molto carino. Ecco i paesi da mettere nella lista di cosa vedere alle Isole Faroe:

Tórshavn, la capitale

Molti viaggiatori tendono a saltare la visita di Tórshavn perché è una cittadina moderna e poco considerata rispetto ai paesaggi naturali che sono la principale attrattiva delle isole. Io invece l’ho trovata molto interessante. Ti consiglio di dedicare qualche ora alla scoperta del suo centro storico, la Old City che si sviluppa intorno al porto, e dove si trova il Tinganes, il palazzo del parlamento delle Isole Faroe.

Gjov

Gjov, sull’isola di Eysturoy, è uno dei villaggi più belli e scenografici dell’arcipelago. Se ne sta disteso, con le sue casette colorate, su un prato verde smeraldo, stretto tra un piccolo e profondo fiordo e una spiaggia di sabbia scura. Dall’estremità del fiordo parte un breve sentiero di trekking (l’ultimo tratto è a pagamento) che porta fino al bordo superiore di una scogliera. Il luogo è pieno di puffins!

villaggio di Gjov
Gjov

Saksun

Sull’isola di Streymoy, Saksun è un villaggio rimasto sospeso nel tempo: ci vivono solo 11 persone. Un pugno di case dal tetto ricoperto di erba, sparse intorno ad una laguna circondata da montagne, vallate e piccole cascate. Per arrivare a Saksun si deve percorrere una strada a una sola corsia che parte dal villaggio di Hvalvík (lungo la strada ci sono delle piazzole per farsi da parte quando arriva un veicolo in senso contrario).

Kirkjubøur

Situato nella parte meridionale dell’isola di Streymoy, Kirkjubøur è famoso per le rovine della antica cattedrale di San Magnus (del XIV secolo), e per la chiesa di St. Olav, che è la più antica dell’arcipelago, risalente al XIII secolo, e ancora in uso. Il villaggio merita una passeggiata anche per vedere la Kirkjubøargarður, la fattoria più grande delle Isole Faroe, e anche una delle case più antiche del mondo ancora abitate (forse addirittura la più antica).

villaggio delle isole Faroe con case con tetti ricoperti di erba
Saksun

Il villaggio abbandonato di Muli

Muli, sull’isola di Borðoy, è costituito solo da 10 case, ed è così isolato che è stato l’ultimo villaggio delle Faroe ad essere stato collegato alla rete elettrica nel 1973. Neanche la costruzione di una strada sterrata per raggiungere il villaggio ha impedito lo spopolamento di Muli, che è stato dichiarato abbandonato nel 2002. Le sue case vengono utilizzate come case-vacanza nella bella stagione, ma sono disabitate per la maggior parte dell’anno. Quando ho visitato Muli sembrava ancora più spettrale, completamente avvolta dalla nebbia, silenziosa e senza nessuno in giro per chissà quanti chilometri.

Cosa vedere alle Faroe: musei, arte e cultura

Anche se l’arte e la cultura non sono certo le ragioni per cui si fa un viaggio alle Faroe, abbiamo deciso di dedicare un po’ di tempo alla scoperta di questi aspetti. E abbiamo fatto bene, perché quello che abbiamo visitato è stato molto interessante.

La Galleria d’arte Nazionale Listasavn Føroya

Per essere una Galleria Nazionale d’arte è molto piccola, ma è piaciuta moltissimo a tutti e quattro. Il museo espone dipinti e opere d’arte contemporanea dei principali artisti locali, che raccontano la vita quotidiana sulle isole, gli abitanti, le loro tradizioni e il loro rapporto con l’oceano. In particolare mi sono piaciute un sacco le opere di Sámuel Joensen-Mikines, drammatiche, difficili e disturbanti come spesso è stata la vita alle Isole Faroe.

dipinti alla galleria d'arte di Torshavn
Io e il dipinto di Sámuel Joensen-Mikines, “di ritorno da un funerale”

The Nordic House a Tórshavn

La Nordic House è un centro culturale multi funzionale posto appena fuori Tórshavn. La struttura è la bellissima architettura progettata da Alvar Aalto, piena di superfici sinuose e trasparenti che rivelano il paesaggio esterno. All’interno, tra materiali naturali, arredi di design (sempre firmati da Aalto) e tante piante, c’è un grande auditorium e sale che ospitano regolarmente eventi culturali di vario tipo. L’edificio è aperto e accessibile a tutti, dentro c’è anche una caffetteria accogliente dove fermarsi a bere un caffè e godersi l’architettura.

Case igloo a Kvivik

Per gli appassionati di architettura e di cose (e case) bizzarre, segnalo le due case-igloo che si trovano nella campagna intorno al villaggio di Kvivik, sull’isola di Streymoy. Sono due abitazioni sperimentali eco-friendly a forma di igloo, che possono anche essere affittate per una o più notti.

cosa vedere alle Faroe: le case igloo

Finalmente sono arrivata alla fine! Questo post è lunghissimo ma spero di aver fornito tutte le informazioni utili e di non aver dimenticato nulla di importante. Se hai domande o altri consigli da aggiungere ai miei su cosa vedere alle Isole Faroe, lasciami un commento e condividi la tua esperienza con i miei lettori!

Per approfondire la destinazione:

Per organizzare il tuo viaggio ti consiglio:


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